Musica/2: i Percussionisti Anonimi in tour in Puglia, in un festival di ''artisti di strada''

I Percussionisti Anonimi nascono, assumendo da subito una formazione più o meno stabile, nel lontano 2001 all'interno dei laboratori specifici del CRAMS (Centro Ricerca Arte Musica Spettacolo) di Lecco e Monticello. Frontman della band e direttore degli stessi laboratori è Carlo Ravot di Osnago, che non è solo batterista, percussionista e compositore, ma anche musicologo laureato ed insegnante.
La formazione, costituita da sei batteristi-percussionisti, ha saputo creare negli anni un ricco repertorio di brani originali in cui il ritmo, il movimento e le sonorità particolari producono intrecci ritmici trascinanti e coinvolgenti. I sei componenti, naturalmente, hanno tutti alle spalle un know-how notevole, consolidato e costituitosi "in almeno dieci anni di studio dello strumento in maniera ortodossa e nell'abitudine a coltivare la cosiddetta musica d'insieme".


 I sei componenti sono tutti piuttosto giovani e risiedono  nelle zone del casatese e del meratese. Oltre a Carlo Ravot, fanno parte dei  Percussionisti Anonimi anche Davide Radice, Alessandro Saini e Libero Mapelli  di Monticello, Diego Vitale di Casatenovo ed Elena Gariboldi di Cernusco  Lombardone.
L'universo sonoro e musicale in cui navigano i sei musicisti è vario ed  eterogeneo. Il gruppo usa oggetti di ogni tipo: utensili e materiale d'uso  quotidiano (dai bidoni alle scale, dai banchi alle scatole, dai giornali alle  sedie, dai coperchi alle pentole), ma anche strumenti musicali evoluti  (batterie, timpani, rullanti).
I Percussionisti Anonimi fanno chiaro riferimento ad un genere che è nato  nelle periferie delle grandi città americane, come New York, dove i giovani,  del tutto privi di disponibilità economiche, reinventavano strumenti frugando  nell'immondizia. La band va alla ricerca in molti brani, di contaminazioni  sperimentali che mescolino voce e ritmo, rielaborando generi come rap o  scratch, ed inserendo spesso, nel corso dello show, anche brevi gag o piccoli  interventi coreografici.

I Percussionisti Anonimi

Per scelta, nonostante le numerose proposte ricevute, i Percussionisti Anonimi  decidono di non incidere alcun album. Carlo Ravot si dichiara infatti,  "convinto di portare avanti spettacoli che trasmettono grandi emozioni al  pubblico soprattutto a livello visivo, dal momento che la parte percussiva  potrebbe risultare, se isolata in sala di registrazione, alla lunga, piuttosto  pesante".
Nel 2001 i Percussionisti Anonimi inaugurano un'intensa attività fatta di  spettacoli e performance, ottenendo un grande successo e riscuotendo consensi  unanimi di pubblico e critica. La band ha all'attivo ad oggi, oltre 250 tra  live e concerti, nei quali si è esibita alternando e variando - in maniera  molto elastica, secondo le esigenze - la quindicina di brani propri  strutturati. 

Fra le date in cui hanno riscosso maggior successo, sicuramente spiccano  quelle, relative a convention, del Palasport di Rimini e dell'Alcatraz di  Milano, dove si sono toccati i 3000 spettatori.

Carlo Ravot

In queste settimane il gruppo è impegnato in una tournèe in Puglia, dove sono  stati invitati, insieme ad altri gruppi, in qualità di rappresentanti italiani  ad un festival internazionale di artisti di strada. Qui avranno la possibiltà  di confrontarsi e condividere ogni esperienza - oltre, chiaramente, alla  passione per la musica - con musicisti americani, africani, australiani e  giapponesi.
Il loro nuovo show, Ritmodipendenti, prende il nome da una caratteristica che  contraddistingue certamente chiunque, con passione, faccia parte del mondo  delle percussioni e della batteria. La sua durata? Da 5 a 60 minuti.

PERCUSSIONISTI ANONIMI

Data di formazione: Inverno 2001.
Membri / Componenti: Davide Radice; Carlo Ravot; Alessandro Saini; Libero Mapelli; Diego Vitale; Elena Gariboldi.
CD / EP / Album: //
Genere: Post-industrial.
Musicisti di riferimento: Stomp; Tambours to Bronx

Sito di riferimento: www.percussionistianonimi.it

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Alberto Molteni
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