Barzago: arrestati per furto dai CC due giovani. Uno aveva derubato la moglie di Maroni
E' stato fermato ieri mattina a Barzago, mentre insieme ad un complice si preparava forse a commettere altri reati. Invece la sua latitanza è finita sulla provinciale 342 a pochi passi dal centro sportivo di Via Leopardi, dove i carabinieri della stazione di Cremella lo hanno tratto in arresto per furto aggravato.

Da sinistra il capitano Santacroce e il maresciallo della
stazione CC di Cremella, Stefano Toro

Da sinistra il capitano Santacroce e il maresciallo della
stazione CC di Cremella, Stefano Toro
Ronny Weiss, 20enne di origine rom, nato a Moncalieri, provincia di Torino, ma domiciliato a Seregno, è stato condotto nel carcere di Pescarenico. A suo carico pendeva infatti un'ordinanza di custodia cautelare per un furto commesso lo scorso novembre, in provincia di Varese, ai danni di Emilia Macchi, moglie del ministro Roberto Maroni, che si era recata in visita ai propri defunti al cimitero di Lozza. Alla donna era stata infatti sottratta la borsa contenente denaro ed effetti personali, che aveva lasciato nell'auto.

Da più di due mesi le forze dell’ordine gli davano la caccia, ma il 19enne era riuscito a farla franca, sino a ieri mattina.
Il giovane si trovava a bordo della sua Volkswagen Golf di colore blu, in compagnia di un complice, Alberto Alfeo Labbiate, classe 1965, domiciliato a Desio. I due stavano percorrendo la 342 all'altezza di Bulciago quando, alla vista dei carabinieri, hanno cercato di cambiare strada, evitando i controlli.
Un atteggiamento che non è sfuggito ai militari della stazione di Cremella, che al termine di un breve inseguimento, li hanno bloccati nei pressi del centro sportivo di Barzago.
A supporto della pattuglia, sono intervenuti anche i colleghi del Nucleo Radiomobile di Merate.

La Golf utilizzata dai malviventi
Dai controlli effettuati è emerso che entrambi i rom erano pregiudicati, con alle spalle una serie di denunce per reati di svariato genere. Ma c'è di più, perchè il 19enne era ricercato per il furto commesso nel varesotto, ai danni della consorte di Maroni.
I carabinieri hanno proceduto alla perquisizione dei due e della Golf a bordo della quale viaggiavano. Se Ronny Weiss nella manica nascondeva un cacciavite, che avrebbe probabilmente utilizzato in seguito per commettere altre effrazioni, sull'abitacolo della vettura sono stati trovati una torcia e un paio di forbici, oltre ad una serie di adesivi con delle lettere dell'alfabeto, utilizzati dalla banda per alterare i numeri di targa dell'auto.

Da successivi controlli sono stati inoltre rinvenuti nell'abitacolo della Golf, un cellulare di marca Samsung e un portafoglio.
Il particolare logo femminile riportato sul telefono, ha spinto i militari ad effettuare ulteriori verifiche, dalle quali è emerso che i due oggetti erano provento di un altro furto su auto che i due avevano consumato poche ore prima a Verano Brianza. A finire nel mirino della banda, una donna che aveva lasciato per pochi minuti la borsa sulla sua vettura, mentre stava accompagnando all'asilo il proprio figlio.

I due sono stati arrestati per furto aggravato in concorso e per possesso ingiustificato di strumenti atti allo scasso.
Ronny Weiss, colpito da ordinanza di custodia cautelare emessa dal tribunale di Varese è stato tradotto nel carcere di Pescarenico, mentre il complice sarà sottoposto in queste ore a processo per direttissima davanti all'autorità giudiziaria lecchese.

Da più di due mesi le forze dell’ordine gli davano la caccia, ma il 19enne era riuscito a farla franca, sino a ieri mattina.
Il giovane si trovava a bordo della sua Volkswagen Golf di colore blu, in compagnia di un complice, Alberto Alfeo Labbiate, classe 1965, domiciliato a Desio. I due stavano percorrendo la 342 all'altezza di Bulciago quando, alla vista dei carabinieri, hanno cercato di cambiare strada, evitando i controlli.
Un atteggiamento che non è sfuggito ai militari della stazione di Cremella, che al termine di un breve inseguimento, li hanno bloccati nei pressi del centro sportivo di Barzago.
A supporto della pattuglia, sono intervenuti anche i colleghi del Nucleo Radiomobile di Merate.

La Golf utilizzata dai malviventi
Dai controlli effettuati è emerso che entrambi i rom erano pregiudicati, con alle spalle una serie di denunce per reati di svariato genere. Ma c'è di più, perchè il 19enne era ricercato per il furto commesso nel varesotto, ai danni della consorte di Maroni.
I carabinieri hanno proceduto alla perquisizione dei due e della Golf a bordo della quale viaggiavano. Se Ronny Weiss nella manica nascondeva un cacciavite, che avrebbe probabilmente utilizzato in seguito per commettere altre effrazioni, sull'abitacolo della vettura sono stati trovati una torcia e un paio di forbici, oltre ad una serie di adesivi con delle lettere dell'alfabeto, utilizzati dalla banda per alterare i numeri di targa dell'auto.

Da successivi controlli sono stati inoltre rinvenuti nell'abitacolo della Golf, un cellulare di marca Samsung e un portafoglio.
Il particolare logo femminile riportato sul telefono, ha spinto i militari ad effettuare ulteriori verifiche, dalle quali è emerso che i due oggetti erano provento di un altro furto su auto che i due avevano consumato poche ore prima a Verano Brianza. A finire nel mirino della banda, una donna che aveva lasciato per pochi minuti la borsa sulla sua vettura, mentre stava accompagnando all'asilo il proprio figlio.

I due sono stati arrestati per furto aggravato in concorso e per possesso ingiustificato di strumenti atti allo scasso.
Ronny Weiss, colpito da ordinanza di custodia cautelare emessa dal tribunale di Varese è stato tradotto nel carcere di Pescarenico, mentre il complice sarà sottoposto in queste ore a processo per direttissima davanti all'autorità giudiziaria lecchese.
G. C.