Barzago: l’atleta Mauro Scaletta convocato ai campionati italiani assoluti 'paraolimpici'
Si chiama Mauro Scaletta la nuova ‘promessa’ dell’atletica leggera paraolimpica italiana.
Nato a Mendrisio, residente a Barzago da alcuni anni, il 21enne Mauro ha iniziato a praticare l’atletica su pista nel settembre del 2010, a cinque anni di distanza dal tragico incidente nel quale il giovane perse la gamba destra.

Mauro Scaletta
A seguito dell’amputazione dell’arto la carriera sportiva di Mauro Scaletta subì un improvvisa interruzione, che lo costrinse ad abbandonare la disciplina del karate precedentemente praticata a livello agonistico.
Dopo anni di riabilitazione ed esercizi di mantenimento fisico, il 2010 ha visto il giovane barzaghese scendere sulla pista dell’Arena Civica di Milano sotto la guida dell’allenatore Aldo Maggi, grazie anche all’interessamento dell’ex atleta paraolimpico Daniele Bonacini oggi produttore di “piedi da corsa” per gli atleti diversamente abili.

“Si tratta dell’unica protesi di questo tipo prodotta in Italia – ci ha raccontato Mauro all’indomani del suo rientro da Fermo, dove nel finesettimana si è riunita la rappresentativa italiana di atletica leggera Fispes (Federazione italiana sport paraolimpici e sperimentali) – il piede da corsa è simile a un uncino che va applicato all’attacco della protesi, fungendo da molla e consentendo il rilancio dell’arto in avanti. Insieme a Bonacini, che ha seguito la prima parte del mio lavoro con il piede da corsa, e all’allenatore Maggi, ho potuto prepararmi e affinare la tecnica, sino alla convocazione di Fermo dove insieme alla Federazione abbiamo compiuto diversi test propedeutici alla convocazione nella squadra italiana di atletica Fispes”.

Il ''piede da corsa'' impiegato dall'atleta
Un traguardo raggiunto in brevissimo tempo da Mauro Scaletta, grazie a un’invidiabile dose di impegno e determinazione che in soli cinque mesi ha portato il barzaghese ai vertici nazionali della disciplina.
“Dal 25 al 27 febbraio io e altri tre atleti siamo stati convocati a Fermo per rappresentare la squadra italiana – ha proseguito Scaletta – lo scopo era quello di riunirci per fare alcuni test preparatori valutando le nostre condizioni fisiche e atletiche, sui 30 e sui 60 metri piani. Le prove si sono svolte sotto la supervisione di Alessandro Kuris, tecnico nazionale Fispes e di Milko Campus, tecnico del Gruppo Sportivo Fiamme Gialle. Una sorta di preparazione in vista dei Campionati Italiani Assoluti Indoor in calendario il 12 e 13 marzo al “Banca Marche Palace” di Ancona, ai quali potremo presentare formale iscrizione”.

Il weekend in terra marchigiana ha visto gli atleti ricevere preziosi consigli e suggerimenti in vista delle gare di Ancona, durante i quali l’atleta brianzolo potrà finalmente misurarsi con atleti di caratura nazionale.
Nato a Mendrisio, residente a Barzago da alcuni anni, il 21enne Mauro ha iniziato a praticare l’atletica su pista nel settembre del 2010, a cinque anni di distanza dal tragico incidente nel quale il giovane perse la gamba destra.

Mauro Scaletta
A seguito dell’amputazione dell’arto la carriera sportiva di Mauro Scaletta subì un improvvisa interruzione, che lo costrinse ad abbandonare la disciplina del karate precedentemente praticata a livello agonistico.
Dopo anni di riabilitazione ed esercizi di mantenimento fisico, il 2010 ha visto il giovane barzaghese scendere sulla pista dell’Arena Civica di Milano sotto la guida dell’allenatore Aldo Maggi, grazie anche all’interessamento dell’ex atleta paraolimpico Daniele Bonacini oggi produttore di “piedi da corsa” per gli atleti diversamente abili.

“Si tratta dell’unica protesi di questo tipo prodotta in Italia – ci ha raccontato Mauro all’indomani del suo rientro da Fermo, dove nel finesettimana si è riunita la rappresentativa italiana di atletica leggera Fispes (Federazione italiana sport paraolimpici e sperimentali) – il piede da corsa è simile a un uncino che va applicato all’attacco della protesi, fungendo da molla e consentendo il rilancio dell’arto in avanti. Insieme a Bonacini, che ha seguito la prima parte del mio lavoro con il piede da corsa, e all’allenatore Maggi, ho potuto prepararmi e affinare la tecnica, sino alla convocazione di Fermo dove insieme alla Federazione abbiamo compiuto diversi test propedeutici alla convocazione nella squadra italiana di atletica Fispes”.
Il ''piede da corsa'' impiegato dall'atleta
Un traguardo raggiunto in brevissimo tempo da Mauro Scaletta, grazie a un’invidiabile dose di impegno e determinazione che in soli cinque mesi ha portato il barzaghese ai vertici nazionali della disciplina.
“Dal 25 al 27 febbraio io e altri tre atleti siamo stati convocati a Fermo per rappresentare la squadra italiana – ha proseguito Scaletta – lo scopo era quello di riunirci per fare alcuni test preparatori valutando le nostre condizioni fisiche e atletiche, sui 30 e sui 60 metri piani. Le prove si sono svolte sotto la supervisione di Alessandro Kuris, tecnico nazionale Fispes e di Milko Campus, tecnico del Gruppo Sportivo Fiamme Gialle. Una sorta di preparazione in vista dei Campionati Italiani Assoluti Indoor in calendario il 12 e 13 marzo al “Banca Marche Palace” di Ancona, ai quali potremo presentare formale iscrizione”.

Il weekend in terra marchigiana ha visto gli atleti ricevere preziosi consigli e suggerimenti in vista delle gare di Ancona, durante i quali l’atleta brianzolo potrà finalmente misurarsi con atleti di caratura nazionale.
A. M.