Futuro delle bocciofile 'a rischio' per mancanza di strutture e età anagrafica degli iscritti. Un viaggio tra le società casatesi
Bocce, uno sport destinato a scomparire? La progressiva chiusura di alcuni impianti sul territorio della Brianza, unita all'età media dei giocatori, generalmente piuttosto elevata, sembrano purtroppo confermare questa possibilità. Tuttavia sono molte le società ancora attive nel territorio casatese e oggionese.
Un esempio risiede nella bocciofila Manara di Barzanò, una delle poche realtà lecchesi, in grado di vantare nella rosa dei propri atleti, alcuni giovanissimi.
La società barzanese conta circa 40 iscritti di tutte le età e categorie. Attorno all'attività sportiva di questi ruota quella gestionale di circa una decina di persone fra tecnici, consiglieri, assistenti e segretari. Una decina sono i ragazzi di età compresa tra i 7 e i 17 anni che ogni venerdì si ritrovano ad allenarsi nella sede di Via Pirovano.
"Quello che ci fa andare avanti, nonostante tutte le difficoltà economiche, tempistiche ed organizzative, sono loro, i ragazzi più giovani, che, ansiosi di migliorarsi e giocare, sono in grado di regalarci ogni volta delle splendide soddisfazioni" ha affermato con orgoglio il presidente Ambrogio Cazzaniga.
Il futuro della struttura barzanese è al momento incerto in quanto l'edificio che ospita la bocciofila dovrebbe essere ''inglobato'' nella futura area residenziale che dovrebbe sorgere al posto del salumificio Beretta. Un progetto che al momento appare comunque in ''stand-by'' e di cui si sa ancora poco.
A Sirone la bocciofila conta la presenza di 41 iscritti, di cui solo una decina impegnati attivamente nelle gare. Il presidente del sodalizio sportivo, la Sironese appunto, fondato all'inizio degli anni Sessanta, è Luigi Fumagalli. ''Rispetto ad altre realtà non abbiamo problemi relativi alle strutture - ci hanno spiegato i membri della Sironese - anche se l'età media dei nostri iscritti non è certo bassa e quindi pensare al nostro futuro non è cosa semplice''.
''Resiste'' anche la bocciofila di Lomagna, presieduta da Alessandro Rovelli. Una bella realtà ospitata nelle strutture della parrocchia. ''Vantiamo la presenza di 30 soci e 50 simpatizzanti'' ci hanno spiegato dalla società ''e siamo impegnati periodicamente in gare e trofei a tutti i livelli''. Quattro i campi a disposizione della struttura, presente a Lomagna dal 1975.
Chi invece è stato costretto a chiudere è Francesco Crippa che sino al 2010 ha presieduto la bocciofila di Cassago. ''La società era stata fondata nel 1982 ed è sempre stata guidata dal sottoscritto - ci ha spiegato l'ex presidente - fino a quando sono stato costretto a chiudere i battenti. Quando ci sono stati dei problemi relativi alle strutture, nessuno mi ha dato una mano, come se la nostra società non contasse nulla. Invece eravamo ben 51 iscritti e avevamo ottenuto buoni risultati a tutti i livelli. Avrei voluto realizzare una struttura coperta, perchè la presenza dei soli campi esterni limitava molto la nostra attività. Invece nel 2010 ho dato le dimissioni e tutti i soci sono stati costretti a cercarsi un'altra società''.
Nel 2009 ha chiuso i battenti anche la bocciofila di Annone, seguita nel 2010 dalla società Verderese di Verderio Superiore.
Una buona notizia arriva da quest'ultimo paese dove la struttura sportiva è stata recentemente riaperta ed utilizzata per allenamenti e gare dalla Fulgur di Cernusco Lombardone.
Un esempio risiede nella bocciofila Manara di Barzanò, una delle poche realtà lecchesi, in grado di vantare nella rosa dei propri atleti, alcuni giovanissimi.
Gli atleti della Manara di Barzanò con il presidente Cazzaniga
La società barzanese conta circa 40 iscritti di tutte le età e categorie. Attorno all'attività sportiva di questi ruota quella gestionale di circa una decina di persone fra tecnici, consiglieri, assistenti e segretari. Una decina sono i ragazzi di età compresa tra i 7 e i 17 anni che ogni venerdì si ritrovano ad allenarsi nella sede di Via Pirovano.
"Quello che ci fa andare avanti, nonostante tutte le difficoltà economiche, tempistiche ed organizzative, sono loro, i ragazzi più giovani, che, ansiosi di migliorarsi e giocare, sono in grado di regalarci ogni volta delle splendide soddisfazioni" ha affermato con orgoglio il presidente Ambrogio Cazzaniga.
Il futuro della struttura barzanese è al momento incerto in quanto l'edificio che ospita la bocciofila dovrebbe essere ''inglobato'' nella futura area residenziale che dovrebbe sorgere al posto del salumificio Beretta. Un progetto che al momento appare comunque in ''stand-by'' e di cui si sa ancora poco.
A Sirone la bocciofila conta la presenza di 41 iscritti, di cui solo una decina impegnati attivamente nelle gare. Il presidente del sodalizio sportivo, la Sironese appunto, fondato all'inizio degli anni Sessanta, è Luigi Fumagalli. ''Rispetto ad altre realtà non abbiamo problemi relativi alle strutture - ci hanno spiegato i membri della Sironese - anche se l'età media dei nostri iscritti non è certo bassa e quindi pensare al nostro futuro non è cosa semplice''.
''Resiste'' anche la bocciofila di Lomagna, presieduta da Alessandro Rovelli. Una bella realtà ospitata nelle strutture della parrocchia. ''Vantiamo la presenza di 30 soci e 50 simpatizzanti'' ci hanno spiegato dalla società ''e siamo impegnati periodicamente in gare e trofei a tutti i livelli''. Quattro i campi a disposizione della struttura, presente a Lomagna dal 1975.
Chi invece è stato costretto a chiudere è Francesco Crippa che sino al 2010 ha presieduto la bocciofila di Cassago. ''La società era stata fondata nel 1982 ed è sempre stata guidata dal sottoscritto - ci ha spiegato l'ex presidente - fino a quando sono stato costretto a chiudere i battenti. Quando ci sono stati dei problemi relativi alle strutture, nessuno mi ha dato una mano, come se la nostra società non contasse nulla. Invece eravamo ben 51 iscritti e avevamo ottenuto buoni risultati a tutti i livelli. Avrei voluto realizzare una struttura coperta, perchè la presenza dei soli campi esterni limitava molto la nostra attività. Invece nel 2010 ho dato le dimissioni e tutti i soci sono stati costretti a cercarsi un'altra società''.
La Fulgor di Cernusco
Nel 2009 ha chiuso i battenti anche la bocciofila di Annone, seguita nel 2010 dalla società Verderese di Verderio Superiore.
Una buona notizia arriva da quest'ultimo paese dove la struttura sportiva è stata recentemente riaperta ed utilizzata per allenamenti e gare dalla Fulgur di Cernusco Lombardone.
G. C.