Annone B.: il garibaldino Lazzaro Salterio nel primo incontro sui concittadini ''illustri''

Di lui si conosce ben poco. Per certo, i documenti testimoniano che assunse il grado di tenente colonnello nelle fila dell’esercito italiano, dopo aver valorosamente combattuto sul campo a fianco a fianco di Giuseppe Garibaldi.
Sulla figura di Lazzaro Salterio, patriota e cittadino annonese, l’amministrazione comunale ha cercato in questi mesi di fare luce recuperando dagli archivi storiografici il più vasto numero possibile di fonti, scritti, testimonianze necessarie a ricostruire la storia del personaggio, nell’anno delle celebrazioni per il 150°anniversario dell’Unità italiana.

Lazzaro Salterio

Ed è stato proprio Salterio a inaugurare il ciclo di serate riguardanti i più illustri cittadini annonesi, autentici testimoni degli ultimi 150 anni della storia locale.


La serata di giovedì 16 giugno è stata aperta dalla musica del gruppo “Firlinfeu” di Oggiono e dal suono dei flauti, nella suggestiva cornice del cortile di Villa Cabella Lattuada. Alla presenza di alcuni garibaldini in costume d’epoca,  la giovanissima cantante lirica Chiara Amati si è esibita in un emozionante e toccante esecuzione dell’Inno di Mameli, tra gli applausi del folto pubblico presente.


A illustrare alla cittadinanza le gesta dei Mille di Garibaldi e del concittadino Salterio, due relatori d’eccezione: lo scrittore e storico Arduino Francescucci, autore del volume “I miei Milleottantanove” recentemente insignito dell’alto patrocinio della Presidenza della Repubblica, e il professore Virginio Longoni dell’Università del Monte di Brianza.


“Quasi nessuno prima di quest’anno aveva avuto modo di conoscere la figura di Lazzaro Salterio – ha esordito davanti ai presenti il sindaco Carlo Colombo – questa serata e quelle a venire saranno un’occasione per conoscere e ricordare gli annonesi più rappresentativi dei periodi storici che vanno dal 1861 a oggi. Oltre al garibaldino Saterio saranno protagonisti il tenente colonnello Giovan Battista Pellegatta, testimone del primo conflitto mondiale e dell’immediato dopoguerra, e l’ingegner Rinaldo Cabella Lattuada, “storico” sindaco di Annone Brianza del secondo dopoguerra. Occasioni importanti per approfondire la storia locale attraverso le gesta di personaggi unici nel loro genere, capaci di lasciare a tutti noi importanti insegnamenti”.




Difficile, dopo un secolo e mezzo, ricostruire i movimenti e la storia dei garibaldini partiti da Quarto insieme all’eroe dei due mondi. Insieme a Francescucci, il pubblico ha potuto tuffarsi tra le pagine della storia ascoltando racconti, cronache di eventi storici, leggendo lettere e documenti dell’epoca. Un quadro “a tutto tondo” dai giovani combattenti in camicia rossa, completato e arricchito dalle ricerche del professor Longoni sui rapporti tra la Brianza Oggionese e le truppe di Garibaldi.


Il tutto seguendo il filo conduttore del garibaldino locale, eroe pluridecorato sui campi di battaglia che per una triste ironia della sorte non ha lasciato alcuna traccia in paese.
“Insieme al nostro gruppo di ricerca stiamo tentando di individuare almeno la casa natale di Lazzaro Salterio, coinvolgendo nella ricerca le vecchie carte del Catasto” ha concluso il sindaco Colombo.

 
Nato l’8 luglio 1824 ad Annone, figlio di Francesco Salterio e di Luigia Sacchi entrambi residenti in paese, secondo alcune fonti il giovane Lazzaro laureò in giurisprudenza e conseguì dal Governo austriaco la qualifica di Maestro privato, titoli confermatigli successivamente anche da quello italiano.



 
La sera del 5 maggio 1860 la partenza, insieme ai 1089 compagni di Giuseppe Garibaldi, per una tra le più famose campagne militari della storia Italiana.
Negli eventi che seguirono lo sbarco della spedizione a Marsala, Lazzaro Salterio si distinse durante la battaglia del Volturno, durante la quale si guadagnò da Garibaldi la carica di Maggiore della XV°divisione.


Nel nuovo esercito nazionale del 1862 soltanto 200 garibaldini ricevettero il “permesso” di arruolarsi. Di questi 67 ottennero la qualifica di sottufficiale, tra cui l’annonese Salterio al quale fu conferito il grado di Maggiore in accordo con quello conquistato nelle fila della XV° divisione dei Garibaldini.

 
Da questo momento in poi non sono chiare le sorti del Salterio, sebbene da alcune fonti si apprenda come negli anni successivi gli fu conferita la carica di Tenente Colonnello e, come appare dal certificato di morte, quella di Colonnello, grado più alto tra quelli da ufficiale superiore dell’Esercito appena al di sotto di quelli da Generale. L’ultimo documento riguardante l’annonese consiste nel certificato di morte, custodito negli archivi di Camerlata e recante la data del 3 aprile del 1882.
A. M.
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