Castello B.:come ogni estate tornano i nomadi in paese e il sindaco 'ordina' lo sgombero
Una carovana si è già allontanata questa mattina, la seconda lascerà il paese entro questa sera. E’ durata meno di tre giorni la permanenza dei nomadi sul territorio comunale di Castello Brianza, già in procinto di levare le tende a seguito dell’ordinanza di sgombero firmato d’urgenza dal sindaco Luigina De Capitani.

la carovana in località Cologna
La carovana era infatti arrivata in paese nella tarda serata di venerdì, piazzandosi in un’area verde in località Cologna, nei pressi della zona industriale. “Sono arrivati venerdì in tarda serata e sabato mattina ho emesso l’ordinanza di espulsione che è stata inviata per conoscenza anche al Prefetto di Lecco” ha spiegato il primo cittadino. Un provvedimento preso d’urgenza per ragioni di igiene e sanità pubblica: “L’area oggetto di occupazione non risulta essere attrezzata per la sosta caravan e quindi priva di allacciamenti fognari, energia elettrica, acqua potabile ed aree di raccolta rifiuti urbani che possano garantire i presupposti basilari ai fini igienico-sanitari” ha proseguito la De Capitani “inoltre quel terreno è a destinazione agricola silvo-pastorale e tutto il territorio di Castello Brianza è sottoposto a vincolo paesistico ambientale pertanto abbiamo dato loro 48 ore di tempo per sgomberare l’area”.

L’ultimatum è scaduto alle ore 10.00 di questa mattina: “Polizia Locale e Carabinieri sono già intervenuti sul posto” ha rassicurato il sindaco “una parte dei nomadi si è già allontanata, gli ultimi carovan rimasti lasceranno il paese massimo entro questa sera”.
Come ogni anno, nel periodo agostano si ripropone la presenza di queste carovane sul territorio oggionese. Soltanto un anno fa gli equipaggi erano stati "rimpallati" a suon di ordinanza di sgombero da un paese all'altro, attraversando l'inteo territorio e i paesi di Castello, Sirone, Oggiono, Annone e Suello.
In un anno all'interno di molte aree - il Bersaglio di Oggiono e l'area industriale di Sirone, solo per citarne alcune - sono state posizionate le cosiddette "barriere anti-nomadi", portali di accesso a parcheggi e piazzole che limitano l'altezza dei veicoli in ingresso impedendo così l'accesso di camper e roulottes.
In altri casi, come a Suello, i proprietari dei terreni hanno cintato gli appezzamenti con grosse pietre prevenendo così la sosta di questi gruppi.

la carovana in località Cologna
La carovana era infatti arrivata in paese nella tarda serata di venerdì, piazzandosi in un’area verde in località Cologna, nei pressi della zona industriale. “Sono arrivati venerdì in tarda serata e sabato mattina ho emesso l’ordinanza di espulsione che è stata inviata per conoscenza anche al Prefetto di Lecco” ha spiegato il primo cittadino. Un provvedimento preso d’urgenza per ragioni di igiene e sanità pubblica: “L’area oggetto di occupazione non risulta essere attrezzata per la sosta caravan e quindi priva di allacciamenti fognari, energia elettrica, acqua potabile ed aree di raccolta rifiuti urbani che possano garantire i presupposti basilari ai fini igienico-sanitari” ha proseguito la De Capitani “inoltre quel terreno è a destinazione agricola silvo-pastorale e tutto il territorio di Castello Brianza è sottoposto a vincolo paesistico ambientale pertanto abbiamo dato loro 48 ore di tempo per sgomberare l’area”.

L’ultimatum è scaduto alle ore 10.00 di questa mattina: “Polizia Locale e Carabinieri sono già intervenuti sul posto” ha rassicurato il sindaco “una parte dei nomadi si è già allontanata, gli ultimi carovan rimasti lasceranno il paese massimo entro questa sera”.
Come ogni anno, nel periodo agostano si ripropone la presenza di queste carovane sul territorio oggionese. Soltanto un anno fa gli equipaggi erano stati "rimpallati" a suon di ordinanza di sgombero da un paese all'altro, attraversando l'inteo territorio e i paesi di Castello, Sirone, Oggiono, Annone e Suello.
In un anno all'interno di molte aree - il Bersaglio di Oggiono e l'area industriale di Sirone, solo per citarne alcune - sono state posizionate le cosiddette "barriere anti-nomadi", portali di accesso a parcheggi e piazzole che limitano l'altezza dei veicoli in ingresso impedendo così l'accesso di camper e roulottes.
In altri casi, come a Suello, i proprietari dei terreni hanno cintato gli appezzamenti con grosse pietre prevenendo così la sosta di questi gruppi.
M.M.