Cassago: domenica la canonizzazione di don Guanella, la cui opera ispira da quasi 70 anni l'attività dell'istituto Sant'Antonio
Sono 12mila i pellegrini attesi a Roma domenica 23 ottobre, quando Papa Benedetto XVI presiederà in piazza San Pietro la cerimonia di solenne canonizzazione con cui verrà dichiarato Santo don Luigi Guanella, il prete che dedicò la propria vita ad anziani, disabili e ragazzi abbandonati.
Anche dal casatese partirà una delegazione per Roma. I parrocchiani di Monticello hanno organizzato un viaggio verso la capitale per partecipare alla cerimonia. D'altronde Padre Alfonso Crippa, superiore generale dei guanelliani, è originario proprio di Monticello. Anche da Cassago una delegazione è pronta a salire sull'aereo per Roma. Si tratta del sindaco Gian Mario Fragomeli, accompagnato dal vicesindaco Rosaura Fumagalli, dall'assessore Antonio Carrino e dal consigliere Maurizio Corbetta.
A Cassago la figura di don Guanella assume infatti una rilevanza fondamentale, considerando la presenza sul territorio, da quasi 70 anni, dell'Istituto S.Antonio dedicato proprio al sacerdote comasco.
Attualmente la struttura situata in località Campiasciutti ospita il centro diurno disabili accreditato per un massimo di 30 utenti gravi o gravissimi, che giungono dall'area del distretto sanitario di Merate.
Questa struttura è stata aperta il 18 ottobre 1993, con l'originale denominazione di Cse, per ospitare ragazzi e ragazze dai 15 ai 40 anni con handicaps plurimi e per i quali non è possibile pensare ad un inserimento lavorativo vero e proprio.
Ma non si tratta dell'unico servizio socio-educativo ospitato nell'Istituto S.Antonio. Nel corso degli anni l'offerta si è ampliata e attualmente la struttura vede la presenza di tre CSS (centri socio sanitario), ovvero comunità residenziali rivolte a persone, dai 18 ai 65 anni, colpite da disagi di diversa natura ma caratterizzate da un certo grado di autonomia.
Si tratta della Comunità di S.Antonio, del Sacro Cuore e della Madonna della Provvidenza, quest'ultima costituita nel 2008, ciascuna da 10 posti.
Per quanto riguarda le CSS il bacino di utenza è costituito da ragazzi provenienti dall'intera regione, che vivono nella comunità in pianta stabile, seguendo un percorso educativo finalizzato a far conseguire loro una maggiore autonomia, grazie anche all'organizzazione di vari laboratori. Il tutto alla presenza di uno staff costituito da 9 educatori, 3 asa, un coordinatore psicologo, il dottor Claudio Ostinelli e un infermiere per quel che riguarda il Cdd; sono invece 12 gli educatori che operano nelle tre comunità, sotto la supervisione del responsabile, Fratel Ivano.
Ovviamente ad ispirare l'attività dell'istituto è l'opera di don Guanella e la sua attenzione rivolta soprattutto ai più giovani e ai bisognosi.
All'interno della struttura vivono infatti sei confratelli dell'Opera don Guanella, guidati dal superiore Padre Charles Makanka, giunto a Cassago pochi mesi fa.
Gli incontri di catechesi e la celebrazione della messa nella cappella dell'istituto rappresentano momenti di condivisione per gli ospiti delle comunità della struttura cassaghese.
Una storia lunga ormai settant'anni, nel ricordo dell'insegnamento di don Guanella.
L'istituto S.Antonio in una foto attuale
Anche dal casatese partirà una delegazione per Roma. I parrocchiani di Monticello hanno organizzato un viaggio verso la capitale per partecipare alla cerimonia. D'altronde Padre Alfonso Crippa, superiore generale dei guanelliani, è originario proprio di Monticello. Anche da Cassago una delegazione è pronta a salire sull'aereo per Roma. Si tratta del sindaco Gian Mario Fragomeli, accompagnato dal vicesindaco Rosaura Fumagalli, dall'assessore Antonio Carrino e dal consigliere Maurizio Corbetta.
Da destra il primo direttore dell'istituto, don Gaetano Bassani
A Cassago la figura di don Guanella assume infatti una rilevanza fondamentale, considerando la presenza sul territorio, da quasi 70 anni, dell'Istituto S.Antonio dedicato proprio al sacerdote comasco.
Attualmente la struttura situata in località Campiasciutti ospita il centro diurno disabili accreditato per un massimo di 30 utenti gravi o gravissimi, che giungono dall'area del distretto sanitario di Merate.
Un'immagine storica dell'istituto
Questa struttura è stata aperta il 18 ottobre 1993, con l'originale denominazione di Cse, per ospitare ragazzi e ragazze dai 15 ai 40 anni con handicaps plurimi e per i quali non è possibile pensare ad un inserimento lavorativo vero e proprio.
Ma non si tratta dell'unico servizio socio-educativo ospitato nell'Istituto S.Antonio. Nel corso degli anni l'offerta si è ampliata e attualmente la struttura vede la presenza di tre CSS (centri socio sanitario), ovvero comunità residenziali rivolte a persone, dai 18 ai 65 anni, colpite da disagi di diversa natura ma caratterizzate da un certo grado di autonomia.
Si tratta della Comunità di S.Antonio, del Sacro Cuore e della Madonna della Provvidenza, quest'ultima costituita nel 2008, ciascuna da 10 posti.
Per quanto riguarda le CSS il bacino di utenza è costituito da ragazzi provenienti dall'intera regione, che vivono nella comunità in pianta stabile, seguendo un percorso educativo finalizzato a far conseguire loro una maggiore autonomia, grazie anche all'organizzazione di vari laboratori. Il tutto alla presenza di uno staff costituito da 9 educatori, 3 asa, un coordinatore psicologo, il dottor Claudio Ostinelli e un infermiere per quel che riguarda il Cdd; sono invece 12 gli educatori che operano nelle tre comunità, sotto la supervisione del responsabile, Fratel Ivano.
Il cortile della struttura e la statua di don Guanella
Ovviamente ad ispirare l'attività dell'istituto è l'opera di don Guanella e la sua attenzione rivolta soprattutto ai più giovani e ai bisognosi.
All'interno della struttura vivono infatti sei confratelli dell'Opera don Guanella, guidati dal superiore Padre Charles Makanka, giunto a Cassago pochi mesi fa.
Un'immagine dei novizi che vissero per un certo periodo nella struttura cassaghese
Gli incontri di catechesi e la celebrazione della messa nella cappella dell'istituto rappresentano momenti di condivisione per gli ospiti delle comunità della struttura cassaghese.
Una storia lunga ormai settant'anni, nel ricordo dell'insegnamento di don Guanella.
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G. C.