Bosisio: ultimatum alla Fontana Group, progetto per il Mais subito o salta tutto

Il consiglio comunale di Bosisio è compatto. Maggioranza e opposizioni si sono date la mano e hanno deciso di inviare un
Il sindaco Borgonovo
“ultimatum” alla ditta Fontana Group Spa: entro il 30 novembre l’azienda dovrà comunicare la reale intenzione ad insediarsi nell’area del Maìs, altrimenti l’amministrazione comunale considererà chiuso il procedimento.
Una presa di posizione netta che mira a mettere un punto fermo e a chiarire gli equivoci di un’annosa vicenda che ha visto l’amministrazione comunale al centro delle polemiche.
La ditta Fontana Group come noto è una società leader nella progettazione e costruzione di stampi per il settore automotive, che negli ultimi dieci anni si è specializzata nell’assemblaggio e nella lastratura di veicoli d’alta gamma progettando e costruendo scocche per clienti quali Audi, Bmw, Mercedes, McLaren e Ferrari.
Al suo attivo ha un impianto in Romania che si affianca a quello da tempo operativo a Istanbul, mentre negli stabilimenti di Calolziocorte ha concentrato la produzione di carrozzerie in alluminio arrivando a occupare oltre 300 persone per un fatturato annuo superiore ai 70 milioni di euro.
Walter Fontana, presidente dell’azienda, da tempo sta pensando di razionalizzare le strutture progettando il trasferimento dello stabilimento di Calolziocorte a Bosisio Parini.
Il tutto ha inizio 11 anni fa, con la decisione della ditta Fontana di acquistare un’area agricola di 40mila mq situata in un contesto verde incuneato tra l’area del Pascolo, il ristorante La Casupola, il Golf Club di Annone e la vicina area residenziale moltenese di Coroldo, un tempo dimora del cantautore Lucio Battisti.
Pochi mesi dopo l’insediamento dell’attuale amministrazione, Walter Fontana avanza quindi la richiesta di insediarsi nell’area, prevedendo la costruzione di capannoni per una superficie pari a circa 25mila mq e chiedendo il cambio di destinazione d’uso del terreno, da agricolo a industriale.
Il comune nega la richiesta: “La costruzione di migliaia di metri cubi di cemento in quell’area, di particolare rilevanza paesaggistica e ambientale per noi è inaccettabile. L'area è sempre stata agricola e resterà agricola” ha spiegato il sindaco Giuseppe Borgonovo. Immediate si levano le proteste del presidente della Fontana Group che parla di autorizzazione negata, lamentando un investimento fatto su quel terreno con la garanzia che sarebbe stato concesso il cambio di destinazione.

Un'immagine aerea della zona compresa tra Bosisio, Molteno e Annone

“Parlare di autorizzazione negata presuppone che l’azienda sia proprietaria di un terreno già industriale, cosa che non è” ha spiegato Borgonovo. “Né io, né la mia amministrazione abbiamo mai garantito il cambio di destinazione dell’area da agricolo a produttivo e per la verità sono sicuro che anche le precedenti amministrazioni sono sempre state dello stesso orientamento, come dimostra il PRG approvato nel 2003 e tuttora in vigore, che assegna all’area in questione la destinazione agricola di interesse ecologico e ambientale. A questo punto occorrerebbe che il signor Fontana davvero chiarisse definitivamente la vicenda e, in particolare, facesse i nomi e i cognomi di chi o di coloro che gli avrebbe “garantito” il cambio di destinazione”.
Tuttavia la vicenda non si esaurisce qui, dato l’interesse dell’azienda a insediarsi a Bosisio Parini, l’amministrazione comunale propone alla ditta di valutare la possibilità di insediarsi nella zona del Maìs, area attualmente a destinazione agricola ma sulla quale non è un segreto che l’amministrazione comunale stia progettando di realizzare in futuro un polo industriale destinato ad aziende specializzate e tecnologicamente avanzate, già prevista tra le altre cose nel PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale).
Nel settembre 2010 la Fontana protocolla presso gli uffici comunali la richiesta di ricollocarsi nel Maìs, il comune di Bosisio esprime giudizio positivo e ne nasce un tavolo tecnico alla presenza della Provincia (in qualità di ente coordinatore del PTCP). “Abbiamo chiesto all’azienda di mettere sul tavolo una richiesta nero su bianco presentando un progetto completo di cronoprogramma e indicando eventuali accordi per agevolazioni nell’assunzione di manodopera di Bosisio, ma una risposta, nonostante sia stata più volte sollecitata non è mai arrivata. Nel frattempo, a mezzo stampa, il signor Fontana ha continuato a dipingere un’immagine dell’amministrazione comunale di Bosisio come ostile alle aziende, sostenendo che avrebbe lavoro per 30 milioni di euro avrebbe fatto già un investimento sulla base di presunte garanzie e adesso non avrebbe più risorse per ricollocarsi. I termini della vicenda non sono questi invece” ha commentato il primo cittadino.
La posizione del comune di Bosisio ora è dunque perentoria: o la Fontana Group Spa comunicherà entro il 30 novembre la “reale, concreta e definitiva intenzione di insediarsi nell’area del Maìs presentando relativo cronoprogramma” oppure, in caso contrario, il comune “prenderà atto che l’area non è più d’interesse e considererà l’iter concluso con esito negativo”. “Mi sembra che il comune abbia fatto di tutto per andare incontro all’azienda, ricordo inoltre che l’area del Maìs è attualmente agricola ma con una previsione scritta agli atti di destinazione industriale il che rappresenta una concreta occasione” ha concluso Borgonovo. “Tuttavia nessuno ha il diritto di precedenza o di tenere vincolata un’area. La disponibilità c’è stata, se la Fontana non dovesse essere interessata ci apriremo ad altre realtà, del resto in quell’area nessuno ha mai vantato diritti esclusivi, l’equivoco su questioni importanti come queste non ci deve essere”.
Marta Mazzolari
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