Cassago: la storia dell'istituto S.Antonio, dal 1942 ad oggi
Riproponiamo qui di seguito, un articolo sulla storia dell'istituto Sant'Antonio di Cassago, redatto in occasione della beatificazione di don Luigi Guanella:
A Cassago l'Istituto Sant'Antonio dell'Opera don Guanella sorse nel novembre del 1942 in una villa fatta costruire nel XVIII
secolo da una nobile famiglia di origini forlivesi, i Romagnoli.
All'inizio del Novecento questi ultimi cedettero la loro villa alla famiglia Ballabio, che appena qualche anno più tardi la vendette alla Diocesi di Lodi che ne fece una casa per l'estate dei propri seminaristi, con il nome di Villa Immacolata. Rimase adibita a questo scopo fino allo scoppio della seconda guerra mondiale. In quel periodo furono infatti molti gli istituti e le opere con sede a Milano a cercare rifugio in Brianza per sfollare i propri ospiti, perché in città iniziano a farsi sentire gli effetti dei bombardamenti.
Nel novembre 1942 è don Leo Brazzoli a cercare un luogo fuori città in cui sfollare i giovani ospiti dell'Istituto San Gaetano di Via Mac Mahon a Milano: a questo scopo fu individuata proprio la villa di Cassago. Inizia così, in Brianza, la storia dell'Opera don Guanella.
All'inizio sembrava trattarsi di una soluzione temporanea, ma l'amore della gente di Cassago e del circondario spinse i religiosi guanelliani a rimaner in paese.
Persone di ogni estrazione sociale, semplici e facoltosi, tutti uniti nel chiedere che da
Fu a quel punto che la villa Immacolata divenne ufficialmente "Istituto Sant'Antonio", un luogo che per quarant'anni sarà sinonimo di educazione e di assistenza con l'apertura di scuole elementari, commerciali, e medie. E nel frattempo anche la struttura subì mutamenti per essere ampliata e adattata al bisogno.
Negli anni Ottanta nacque il progetto di una profonda riconversione dell'Istituto. Al S. Antonio, venne spostata provvisoriamente, la sede del loro noviziato. È una decisione non soltanto saggia ma anche provvidenziale, è infatti proprio il noviziato il momento principale della formazione alla vita religiosa dei giovani che intendono consacrarsi a Dio e la presenza di un tale patrimonio di vitalità e di entusiasmo, una comunità estremamente cosmopolita, saranno un seme sparso nella terra che porterà buon frutto. Un breve periodo ma molto vivo, con giovani in arrivo da tutto il mondo, dall'Italia e dalla Spagna, dalla Polonia e dalla Nigeria, dal Congo e dagli Stati Uniti, dal Madagascar e dall'India. La loro esperienza negli oratori vicini, nelle case guanelliane di Como e di Nuova Olonio fu preziosa, lasciando un segno grande e indelebile.
Nei primi anni Novanta, accanto al noviziato sorsero le prime comunità per disabili fisici e mentali della Comunità Alloggio e del Centro Socio-Educativo.
La Comunità Alloggio, guidata proprio da alcuni educatori quando i lavori di ristrutturazione erano ancora in corso, venne costruita là dove un tempo sorgeva l'ala abitata dalle suore, che tanto si sono spese per la casa cassaghese dell'Opera don Guanella, e presto venne affidata a una famiglia originaria di Varese e che, composta da mamma, papà, una figlia e il nonno, si prese cura dei ragazzi ospiti per oltre 10 anni. Intanto a fine 1993 nacque il Centro Socio-Educativo, in cui gli educatori accoglievano ragazzi disabili da tutto il circondario e li seguono per l'intera giornata nel lavoro dei laboratori e della serra, cui presto si affiancheranno anche piccoli animali da cortile.
Negli anni più recenti altri cambiamenti hanno caratterizzato la storia della struttura: la Comunità Alloggio è divenuta Centro Socio Sanitario, il Centro Socio Educativo si è trasformato in Centro Diurno Disabili. Sono cambiati i nomi e alcuni compiti, ma non il leit motiv dell'attività della struttura, profondamente legata alla figura di un fondatore, don Guanella, che teneva soprattutto ai più piccoli.
Notizie tratte dal sito della parrocchia e dal libro ''50 anni al servizio dei giovani''
A Cassago l'Istituto Sant'Antonio dell'Opera don Guanella sorse nel novembre del 1942 in una villa fatta costruire nel XVIII

Immagine dell'istituto S.Antonio
(tratta dal sito della parrocchia di Cassago)
(tratta dal sito della parrocchia di Cassago)
All'inizio del Novecento questi ultimi cedettero la loro villa alla famiglia Ballabio, che appena qualche anno più tardi la vendette alla Diocesi di Lodi che ne fece una casa per l'estate dei propri seminaristi, con il nome di Villa Immacolata. Rimase adibita a questo scopo fino allo scoppio della seconda guerra mondiale. In quel periodo furono infatti molti gli istituti e le opere con sede a Milano a cercare rifugio in Brianza per sfollare i propri ospiti, perché in città iniziano a farsi sentire gli effetti dei bombardamenti.
Nel novembre 1942 è don Leo Brazzoli a cercare un luogo fuori città in cui sfollare i giovani ospiti dell'Istituto San Gaetano di Via Mac Mahon a Milano: a questo scopo fu individuata proprio la villa di Cassago. Inizia così, in Brianza, la storia dell'Opera don Guanella.
All'inizio sembrava trattarsi di una soluzione temporanea, ma l'amore della gente di Cassago e del circondario spinse i religiosi guanelliani a rimaner in paese.
Persone di ogni estrazione sociale, semplici e facoltosi, tutti uniti nel chiedere che da
Fu a quel punto che la villa Immacolata divenne ufficialmente "Istituto Sant'Antonio", un luogo che per quarant'anni sarà sinonimo di educazione e di assistenza con l'apertura di scuole elementari, commerciali, e medie. E nel frattempo anche la struttura subì mutamenti per essere ampliata e adattata al bisogno.
Negli anni Ottanta nacque il progetto di una profonda riconversione dell'Istituto. Al S. Antonio, venne spostata provvisoriamente, la sede del loro noviziato. È una decisione non soltanto saggia ma anche provvidenziale, è infatti proprio il noviziato il momento principale della formazione alla vita religiosa dei giovani che intendono consacrarsi a Dio e la presenza di un tale patrimonio di vitalità e di entusiasmo, una comunità estremamente cosmopolita, saranno un seme sparso nella terra che porterà buon frutto. Un breve periodo ma molto vivo, con giovani in arrivo da tutto il mondo, dall'Italia e dalla Spagna, dalla Polonia e dalla Nigeria, dal Congo e dagli Stati Uniti, dal Madagascar e dall'India. La loro esperienza negli oratori vicini, nelle case guanelliane di Como e di Nuova Olonio fu preziosa, lasciando un segno grande e indelebile.
Nei primi anni Novanta, accanto al noviziato sorsero le prime comunità per disabili fisici e mentali della Comunità Alloggio e del Centro Socio-Educativo.
La Comunità Alloggio, guidata proprio da alcuni educatori quando i lavori di ristrutturazione erano ancora in corso, venne costruita là dove un tempo sorgeva l'ala abitata dalle suore, che tanto si sono spese per la casa cassaghese dell'Opera don Guanella, e presto venne affidata a una famiglia originaria di Varese e che, composta da mamma, papà, una figlia e il nonno, si prese cura dei ragazzi ospiti per oltre 10 anni. Intanto a fine 1993 nacque il Centro Socio-Educativo, in cui gli educatori accoglievano ragazzi disabili da tutto il circondario e li seguono per l'intera giornata nel lavoro dei laboratori e della serra, cui presto si affiancheranno anche piccoli animali da cortile.
Negli anni più recenti altri cambiamenti hanno caratterizzato la storia della struttura: la Comunità Alloggio è divenuta Centro Socio Sanitario, il Centro Socio Educativo si è trasformato in Centro Diurno Disabili. Sono cambiati i nomi e alcuni compiti, ma non il leit motiv dell'attività della struttura, profondamente legata alla figura di un fondatore, don Guanella, che teneva soprattutto ai più piccoli.
Notizie tratte dal sito della parrocchia e dal libro ''50 anni al servizio dei giovani''
