Casatenovo: l'esperto botanico Colombo mostra ai ragazzi, fiori e pietre rarisssimi

"L'esperienza è la migliore scuola di vita" . Così dice Antonio Colombo, esperto di fiori e piante che gestisce insieme al fratello il noto vivaio e punto vendita in frazione Galgiana, a Casatenovo.
Una passione di famiglia tramandata dal nonno che aveva ottenuto un prestigioso riconoscimento in seguito ad un'esposizione nel 1903. Queste parole sono state il punto di riflessione iniziale per i ragazzi che stanno vivendo l'esperienza ''Casatenovo più vivibile'' in municipio, ospitati da Colombo per far conoscere loro più da vicino il suo lavoro.

I ragazzi di ''Casatenovo più vivibile'' con l'assessore Sironi e Antonio Colombo

Accompagnati dall'assessore all'ecologia Alfio Sironi, i giovani casatesi sono partiti alle 9.30 dal centro di Casatenovo per raggiungere a piedi la vicina Galgiana. Estremamente disponibile con i ragazzi, Colombo ha esordito l'incontro raccontando la sua storia, le sue coltivazioni e spiegando anche nel dettaglio come avviene la fecondazione, il trasferimento di caratteri, basi di genetica. Cardellini, Ciclamini, Crisantemi, Stelle di Natale e Kalanchoe sono le coltivazioni primarie oltre ad esempio a gerani, piante grasse e qualche bonsai.

Un'agave

Curioso è sapere che il signor Colombo è l'unico in Italia a tenere le Surfinie, ribattezzate poi da lui Cardellini. Esse provengono dall'Israele, paese con clima ideale per questo tipo di coltivazione e non sono ancora in commercio in Italia. Per ottenere diverse varietà con diversi fiori Antonio Colombo ha dedicato parecchi anni. "Quello che faccio è un lavoro di pazienza. Più il traguardo è difficile, più la soddisfazione è grande e duratura" ha spiegato.
Il casatese però, non è appassionato soltanto di piante. Se si percorre il sentiero tra le serre e il giardino circostante al negozio, si notano delle pietre particolarissime. Antonio infatti colleziona sfere e massi provenienti da tutto il mondo. Nel punto più alto della proprietà ha costruito un vero e proprio oasi di pietre disposte in maniera non occasionale. La sensazione di pace e tranquillità, notata subito dai ragazzi è molto forte.

Al centro Antonio Colombo

Al centro di questo giardino vi è una struttura ottagonale, forma ripresa anche altrove in quanto simboleggia la perfezione. Sono presenti numerosi massi, tra cui uno erratico di origine vulcanica trovato a Sondrio, un altro risalente a 200 milioni di anni fa e prelevato nei pressi di Monte Genesio, quando ancora c'era il mare con tutti i suoi coralli oppure quel sasso in marmo di Ganduglia, materiali di costruzione del Duomo di Milano.

Una particolare pietra presente nella proprietà di Colombo

L'esperto sta pensando di sistemare questo spazio, che dovrà estendere, per facilitare la percorrenza alle persone disabili. Uscendo dall'oasi e proseguendo la visita Colombo ha mostrato altre pietre come ad esempio la bolla di selce o il manganese, e poi la zona delle coltivazioni originarie di Bordighera come ad esempio le Aloe e le Agavi. Antonio detiene un'Agave di 50 anni e aspetta la sua fioritura (il fiore potrebbe raggiungere i 20 metri).


Al termine della mattinata, in seguito ad una breve pausa caffè, i ragazzi hanno potuto visitare un piccolo museo di antichi oggetti agricoli e il magazzino il cui tetto è coperto da pannelli solari.
Da tutto ciò emerge un grande rispetto per la natura, un senso di purezza e soprattutto uno studio e ricerca approfonditi.


"In Italia la situazione della ricerca è molto difficile paragonata ad esempio al mondo anglosassone. Burocrazia, contributi e inaffidabilità sono i maggiori ostacoli per cui sviluppare brevetti diventa arduo".

Si è concluso per il momento il tour dei ragazzi, pronti nei giorni prossimi a visitare altre aziende di Casatenovo.
Jessica Cintola
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