Oggiono:un nuovo film sul bullismo, ispirato ad una storia vera, per ''Ragazzi e Cinema''
Un nuovo film sul bullismo, prodotto da ragazzi e destinato principalmente al pubblico dei più giovani.
A distanza di 5 anni da "Solo Io" (il lungometraggio realizzato nel 2008 che raccontava la vera storia di Marco Capelletti, vittima di violenza fisica e psicologica in età adolescenziale) e dopo 2 anni da "Nessuno e Qualcuno", l'associazione "Ragazzi e Cinema" di Oggiono, torna a realizzare una pellicola su un tema che continua ad essere al centro dell'attualità e della cronaca.
Sono iniziate pochi giorni fa le riprese de "Gli Ultimi della Classe", capitolo conclusivo di una "trilogia" pensata da un team di under 18, impegnati come attori nella ricostruzione di vicende ispirate a fatti realmente accaduti, oggetto di riflessione e di approfondimento.
Il film narra alcuni episodi che hanno portato i ragazzi ad una presa di coscienza del problema e delle sue conseguenze; il lungometraggio trae spunto dalla toccante testimonianza di mamma Renata Scerbo, che il 22 novembre del 1995 ha perso suo figlio Francesco, quattordicenne, spinto sotto un treno da un coetaneo; Francesco si trovava lungo il marciapiede della stazione ferroviaria, quando un compagno - dal finestrino - lo ha invitato a "battere il cinque" con la mano; lui ha risposto ma quest'altro, per un'assurda forma di divertimento, gli ha afferrato il polso e lo ha tenuto aderente alla parete del treno. Alla ripartenza del convoglio, anziché desistere, non lo ha lasciato per oltre 130 metri, facendo un braccio di ferro da dentro; questo ha provocato la tragedia. Francesco è scivolato tra il marciapiede e il treno ed ha perso la vita.
La signora Renata, legata all'associazione "Ragazzi e Cinema" da affetto ed amicizia, ha più volte parlato con i giovani cineasti, nelle trasmissioni radiofoniche e televisive che il Gruppo realizza settimanalmente, come ulteriore stimolo alla riflessione. Gli interventi di questa mamma hanno scatenato nei ragazzi il desiderio di non rimanere indifferenti, ma di
mostrarsi attivamente impegnati per contrastare qualunque forma di violenza, sia fisica che psicologica.
E il primo modo per dire "basta" è, senza dubbio, parlarne e denunciare. Un film ha, senza dubbio, questo tipo di efficacia.
"Gli Ultimi della Classe" racconta esclusivamente storie vere e - tra i temi più forti che affronta - si occupa anche di cyber bullismo, fenomeno che negli ultimi anni ha mietuto parecchie vittime, messo in atto tramite internet, social network e telefonini.
Il lungometraggio sviluppa una trama in cui a fare da filo conduttore è l'impegno di un'associazione costituita da giovani, impegnata quotidianamente nella lotta al bullismo, insieme alle scuole e alle istituzioni. Il film vuole dunque ricostruire episodi reali e narrare altresì la grande forza di volontà di tantissimi ragazzi, insegnanti ed adulti che - in gruppo e in sinergia - si mobilitano per essere d'aiuto a chi subisce violenza e soprusi.
Le riprese proseguiranno sino ad aprile; il film, della durata di 100 minuti, diretto da Guido Milani ed interpretato da una squadra di giovanissimi attori non professionisti, sarà presentato nel mese di maggio durante l'ottava edizione dell'Oggiono Film Festival e poi verrà divulgato nelle scuole, come nuovo strumento per approfondire e riflettere.
Per visualizzare il trailer del film CLICCA QUI
A distanza di 5 anni da "Solo Io" (il lungometraggio realizzato nel 2008 che raccontava la vera storia di Marco Capelletti, vittima di violenza fisica e psicologica in età adolescenziale) e dopo 2 anni da "Nessuno e Qualcuno", l'associazione "Ragazzi e Cinema" di Oggiono, torna a realizzare una pellicola su un tema che continua ad essere al centro dell'attualità e della cronaca.
Sono iniziate pochi giorni fa le riprese de "Gli Ultimi della Classe", capitolo conclusivo di una "trilogia" pensata da un team di under 18, impegnati come attori nella ricostruzione di vicende ispirate a fatti realmente accaduti, oggetto di riflessione e di approfondimento.
Il film narra alcuni episodi che hanno portato i ragazzi ad una presa di coscienza del problema e delle sue conseguenze; il lungometraggio trae spunto dalla toccante testimonianza di mamma Renata Scerbo, che il 22 novembre del 1995 ha perso suo figlio Francesco, quattordicenne, spinto sotto un treno da un coetaneo; Francesco si trovava lungo il marciapiede della stazione ferroviaria, quando un compagno - dal finestrino - lo ha invitato a "battere il cinque" con la mano; lui ha risposto ma quest'altro, per un'assurda forma di divertimento, gli ha afferrato il polso e lo ha tenuto aderente alla parete del treno. Alla ripartenza del convoglio, anziché desistere, non lo ha lasciato per oltre 130 metri, facendo un braccio di ferro da dentro; questo ha provocato la tragedia. Francesco è scivolato tra il marciapiede e il treno ed ha perso la vita.
La signora Renata, legata all'associazione "Ragazzi e Cinema" da affetto ed amicizia, ha più volte parlato con i giovani cineasti, nelle trasmissioni radiofoniche e televisive che il Gruppo realizza settimanalmente, come ulteriore stimolo alla riflessione. Gli interventi di questa mamma hanno scatenato nei ragazzi il desiderio di non rimanere indifferenti, ma di

Guido Milani
E il primo modo per dire "basta" è, senza dubbio, parlarne e denunciare. Un film ha, senza dubbio, questo tipo di efficacia.
"Gli Ultimi della Classe" racconta esclusivamente storie vere e - tra i temi più forti che affronta - si occupa anche di cyber bullismo, fenomeno che negli ultimi anni ha mietuto parecchie vittime, messo in atto tramite internet, social network e telefonini.
Il lungometraggio sviluppa una trama in cui a fare da filo conduttore è l'impegno di un'associazione costituita da giovani, impegnata quotidianamente nella lotta al bullismo, insieme alle scuole e alle istituzioni. Il film vuole dunque ricostruire episodi reali e narrare altresì la grande forza di volontà di tantissimi ragazzi, insegnanti ed adulti che - in gruppo e in sinergia - si mobilitano per essere d'aiuto a chi subisce violenza e soprusi.
Le riprese proseguiranno sino ad aprile; il film, della durata di 100 minuti, diretto da Guido Milani ed interpretato da una squadra di giovanissimi attori non professionisti, sarà presentato nel mese di maggio durante l'ottava edizione dell'Oggiono Film Festival e poi verrà divulgato nelle scuole, come nuovo strumento per approfondire e riflettere.
Per visualizzare il trailer del film CLICCA QUI
