Monticello: i busti della Limonera ricordano otto personaggi illustri. Si punta ad un recupero

Vincenzo Monti, Andrea Appiani, Gian Domenico Romagnosi. E ancora Alessandro Manzoni, Luigi Cagnola, Alessandro Volta, Giocondo Albertolli e Barnaba Oriani.
Sono gli illustri personaggi storici riprodotti svariati decenni or sono, nei busti che sormontano i pilastri della recinzione del parco della Limonera, a Monticello: l'antica cancellata adiacente alla biblioteca, situata di fronte a Villa Nava, dimora acquistata successivamente dalla famiglia Rusconi.

Un'immagine dell'ingresso al parco della Limonera dove sono visibili gli otto busti in arenaria

Fu proprio l'allora proprietario, il conte Ambrogio Nava, amante dell'arte e della cultura, a volere che venissero realizzati quei busti per omaggiare figure che negli anni precedenti si erano particolarmente distinte nel campo della letteratura, della musica e delle scienze.

Alessandro Volta e Andrea Appiani

Un edificio, Villa Nava, realizzato nei primi decenni del XIX secolo su progetto dello stesso proprietario. I pilastri, tra l'altro, facevano parte dell'originaria struttura, tanto da essere citati in alcuni scritti di Ignazio Cantù datati 1837.
Probabilmente sono davvero pochi i monticellesi che, transitando nelle vicinanze della Limonera, a piedi quanto in auto, volgono lo sguardo verso quei busti dall'antica storia e dalla parvenza tanto illustre quanto sconosciuta. Se in passato infatti, ognuno dei pilastri recava un'iscrizione riportante il nome del personaggio riprodotto, in molti casi quelle scritte risultano oggi praticamente illeggibili. L'ultimo intervento di restauro risale infatti a dodici anni fa.

Giocondo Albertolli e Barnaba Oriani

In generale, gli otto busti appaiono in cattivo stato di conservazione, danneggiati dal trascorrere del tempo. A prima vista appare infatti evidente la patina nera che coinvolge in particolare la parte superiore degli stessi, rendendo in alcuni casi difficile la lettura dei tratti del viso.
Si tratta di depositi di sporco che vanno in parte collegati alle fronde degli alberi della biblioteca, che si protendono sopra la cancellata, coprendo alcuni dei pilastri. C'è poi il trascorrere degli anni e l'azione di muschi e licheni che ci hanno messo del loro.


Un'analisi sullo stato di conservazione dei pilastri in pietra arenaria della biblioteca è stata condotta di recente dalla società Luzzana restauri di Civate per conto dell'amministrazione comunale. Il risultato del lavoro di approfondimento svolto sulle strutture in pietra arenaria ha rilevato tutto sommato discrete condizioni di conservazione, a dispetto del materiale con il quale vennero realizzati i busti ormai decenni fa. Solo un busto, in particolare, si presenta, secondo quanto riferisce la relazione, particolarmente danneggiato.

Luigi Cagnola e Gian Domenico Romagnosi

Nell'ambito del lavoro di ricerca commissionato dal comune, è stato indicata una proposta di intervento per provvedere al restauro degli otto busti, al fine di recuperarne nel miglior modo possibile le condizioni. Un intervento che tuttavia l'amministrazione comunale realizzerà soltanto a fronte di contributo esterno, in considerazione delle altre priorità sulle quali intervenire.

Alessandro Manzoni e Vincenzo Monti

Il progetto infatti, come ha spiegato il sindaco Luca Rigamonti, parteciperà ad un bando di prossima scadenza nella speranza di ottenere i finanziamenti stanziati dal decreto "Destinazione Italia", per Expo 2015.
Una presenza storica e curiosa quella degli otto busti, recentemente citata anche sul sito delle parrocchie monticellesi all'interno di una rubrica dedicata alle bellezze del comune.

Di seguito i personaggi riprodotti nei pilastri della Limonera:

Vincenzo Monti (1754-1828) è stato un poeta, scrittore, drammaturgo e traduttore. Fu a servizio sia della corte papale che di quella napoleonica; si ricorda la sua traduzione dell’Iliade.

Andrea Appiani (1754-1817) è stato un pittore, originario tra l'altro di Bosisio Parini. Fu allievo di Carlo Maria Giudici, protostatuario del Duomo e, più occasionalmente, pittore, che lo indirizzò allo studio di Leonardo e dei cinquecentisti lombardi. Amico di Giuseppe Parini e di Vincenzo Monti, fu in buona armonia anche con Ugo Foscolo.

Gian Domenico Romagnosi (1761-1835) è stato un giurista, filosofo, fisico: a lui sono dedicate diverse scuole nell'intero stivale. Famosi i suoi scritti di diritto penale e civile. E’ sepolto nel cimitero di Carate Brianza.

Alessandro Manzoni (1785-1873) è stato uno scrittore, poeta e drammaturgo italiano. È considerato uno dei maggiori romanzieri italiani di tutti i tempi, principalmente per il suo celebre romanzo I promessi sposi, caposaldo della letteratura italiana. Fu senatore del Regno d'Italia.

Marchese Luigi Cagnola (1762-1833) è stato un architetto. Progettò l’Arco della Pace a Milano  e assieme a Luigi Canonica, Albertolli, Giuseppe Zanoia fu tra gli ideatori del primo piano regolatore della città meneghina.

Conte Alessandro Volta (1745-1827) è stato un fisico italiano, conosciuto soprattutto per l'invenzione del primo generatore elettrico mai realizzato, la pila, e per la scoperta del metano. Nacque e morì a Como.

Giocondo Albertolli (1742-1839) è stato un architetto e decoratore svizzero-italiano. Progettò la famosa “Villa Melzi d’Eril” di Bellagio, una dimora nobiliare circondata da un amplissimo giardino all'inglese. E ancora seguì ogni dettaglio delle decorazioni interne per la realizzazione di "Villa Lucini Passalacqua" a Moltrasio, sul Lago di Como.

Barnaba Oriani (1752-1832) è stato un matematico e astronomo. Fu direttore dell’Osservatorio di Brera a Milano e stabilì l’orbita di Urano, pochi giorni dopo la sua scoperta. Oriani sì segnalò anche per significative opere di filantropia. Con il suo testamento dispose, tra l'altro, che gli ingenti averi, frutto della fama e delle onorificenze acquisite con i suoi studi, fossero destinati, oltre che alla Specola di Brera, alla Biblioteca Ambrosiana, al Seminario arcivescovile e all'Orfanotrofio di San Pietro in Gessate.
G. C.
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