Nibionno: la passione per il canto dei tordi di Gerolamo Beccalli, campione lombardo
Dopo aver conquistato la scorsa settimana a Sarnico il titolo di campione lombardo nella categoria tordo-bottaccio, ha partecipato proprio nella giornata odierna al Campionato Uccelli Canori a Forlì. Non è riuscito classificarsi tra i primi cinque, ma spera di rifarsi il prossimo anno Gerolamo Beccalli di Nibionno, grande appassionato del canto dei tordi.
Presso la sua abitazione di via San Sebastiano ne alleva circa 60 esemplari, con i quali partecipa ad oltre 40 fiere ornitologiche organizzate in autunno e primavera dall'associazione A.N.M.O.F.A. (Associazione Nazionale Manifestazioni Orniculturali Folkloristiche Amatoriali) che riunisce le zone di Como, Lecco, Varese e Milano oltre che da A.M.O.V., sodalizio legato al territorio di Bergamo e Brescia.

Una passione oggi molto rara, che il 54enne di Nibionno ha ereditato dal padre e dallo zio: "Ho iniziato per caso, mio zio mi aveva dato un tordo. A 17 anni ho partecipato alla prima gara e da allora non ho più smesso. Far cantare gli uccelli serviva a richiamare gli animali durante le battute di caccia. Io, invece, mi sono innamorato esclusivamente della bellezza del loro canto" ci ha raccontato.

Preparare i tordi alla fiera è un lavoro molto impegnativo che non sempre produce i risultati sperati. Il signor Gerolamo ci ha spiegato che è solo il maschio a riprodurre il repertorio più bello e interessante, fatto prevalentemente di note alte intervallate solo raramente da suoni gravi. La femmina, invece, emette solo quello che viene chiamato lo "zirlo", cioè un semplice "zip-zip".
Per prepararsi all'esibizione, il nibionnese predispone gli uccelli all'ascolto della registrazione, su cassetta, del loro canto naturale. Qualche giorno prima della gara, inoltre, si esercita nuovamente al parco allestendo il campo di gara.

Le gare richiedono molti sacrifici. Tutto ha inizio con l'allevamento, che il signor Gerolamo cura nei minimi dettagli durante tutto l'anno. I maschi e le femmine, già nate in cattività, vengono tenuti insieme nelle voliere dai primi di aprile fino a giugno. Dopo 13 giorni di accoppiamento, nascono i piccoli che, inizialmente imboccati dalla madre, vengono tolti dopo cinque giorni dalla gabbia e allevati singolarmente allo stecco con mangimi specifici.
"Mi alzo sempre molto spesso perchè le gare iniziano alle 6 del mattino e mi devo anche spostare in macchina verso i luoghi di ritrovo. Non ci sono più giovani che vogliono avvicinarsi a questa realtà" ha infine detto Gerolamo Beccalli.
Presso la sua abitazione di via San Sebastiano ne alleva circa 60 esemplari, con i quali partecipa ad oltre 40 fiere ornitologiche organizzate in autunno e primavera dall'associazione A.N.M.O.F.A. (Associazione Nazionale Manifestazioni Orniculturali Folkloristiche Amatoriali) che riunisce le zone di Como, Lecco, Varese e Milano oltre che da A.M.O.V., sodalizio legato al territorio di Bergamo e Brescia.

Gerolamo Beccalli

Il locale dove Gerolamo alleva i tordi
Per prepararsi all'esibizione, il nibionnese predispone gli uccelli all'ascolto della registrazione, su cassetta, del loro canto naturale. Qualche giorno prima della gara, inoltre, si esercita nuovamente al parco allestendo il campo di gara.

"Mi alzo sempre molto spesso perchè le gare iniziano alle 6 del mattino e mi devo anche spostare in macchina verso i luoghi di ritrovo. Non ci sono più giovani che vogliono avvicinarsi a questa realtà" ha infine detto Gerolamo Beccalli.
S.A.