Barzanò: la storia di Ines Figini, deportata nei lager nazisti, al concerto della memoria

"Tanto tu torni sempre". È questa la frase che tante volte, nel corso della sua infanzia, Ines Figini ha sentito pronunciare dalla mamma. Anche se da bambina Ines si allontanava da casa per ore per leggere i suoi libri preferiti, la mamma era convinta che sarebbe tornata presto a casa.

Da sinistra il maestro Carbonara, l'assessore alla cultura Matteo Sala, il sindaco Giancarlo Aldeghi,
Ines Figini, Giovanna Caldara e Mauro Colombo

Ed è stata questa stessa frase a tener viva la sua voglia, la sua speranza di fare ritorno a casa negli anni di reclusione nel lager di Auschwitz. La storia di Ines Figini, oggi 94enne sopravvissuta alla deportazione, ha ispirato un libro scritto da Giovanna Caldara e Mauro Colombo, dal titolo "Tanto tu torni sempre. Ines Figini, la vita oltre il lager".


"È stata la presentazione di questo libro a darmi la suggestione per il concerto della memoria di quest'anno". Così il maestro della scuola di musica del Consorzio Brianteo di Villa Greppi Rocco Carbonara ha dato inizio al tradizionale concerto della memoria. Inserito nell'ampia rassegna di appuntamenti "Percorsi nella Memoria", promossa dal Consorzio Brianteo Villa Greppi e da tanti comuni del casatese e besanese, il concerto si è svolto sabato sera, nell'atrio della scuola primaria di Barzanò, gremito di pubblico per l'occasione.


Ricordare, per non dimenticare e per evitare di ripetere lo stesso errore in futuro: il messaggio trasmesso da questo evento, omaggio alla Giornata della Memoria, si è colorato con le parole del libro dedicato a Ines Figini e con le note dell'ensemble di clarinetti della scuola di musica, diretto dal maestro Massimo Mazza.

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La lettura di brani del libro di Caldara e Colombo, affidata alla voce di Rocco Carbonara, ha dunque tratteggiato la figura di Ines Figini: ventunenne comasca, amante del suo lavoro, dello sport e della famiglia, Ines venne deportata a Mauthausen, Auschwitz-Birkenau e Ravensbruck dopo aver difeso alcuni compagni operai durante uno sciopero.


Il racconto dei giorni nei lager si è intervallato alle musiche eseguite magistralmente dai musicisti casatesi: brani di genere klezmer, tipico della tradizione musicale ebraica, "di grande difficoltà tecnica, che qualche anno fa eseguivamo solo noi maestri. Grazie al lavoro nella nostra scuola, oggi questi brani verranno eseguiti dai giovani studenti", ha spiegato il maestro Carbonara all'inizio del concerto.


Poi, le famose colonne sonore di Schindler's List e di La vita è bella, ma anche musica contemporanea, quella bistrattata dal Terzo Reich. Ancora, Anton Webern e l'Intermezzo Sinfonico della Cavalleria Rusticana, opera di Mascagni, brano che veniva spesso trasmesso alla radio nei mesi dopo la fine della guerra.

Da sinistra il maestro Carbonara e il maestro Mazza

"Suoneremo anche la colonna sonora di Mission, di Ennio Morricone. È un brano di grande valore per i musicisti perché fa da sfondo all'ultima scena del film: i bambini, rientrando nella foresta, scelgono di portare con sé solo un violino".
La musica si è quindi alternata alla storia di Ines: riuscita a scappare durante la Marcia della Morte, con forza di volontà e speranza incrollabile, Ines è tornata a casa e, oggi, ricorda ogni cosa.

Il sindaco e l'assessore consegnano un omaggio a Ines Figini e agli autori Caldara e Colombo


Presente alla serata anche il sindaco di Barzanò, Giancarlo Aldeghi, che ha donato un piccolo omaggio sulla storia di Barzanò alla signora Figini e ai due autori Caldara e Colombo.
Scroscianti gli applausi per tutti i musicisti e per Ines che, a fine serata, si è soffermata a salutare i presenti e a firmare le copie del libro dedicato alla sua vita.
L.V.
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