Cremella: matrimoni civili ufficiali anche a Villa Pizzi. Il Comune ha accolto la richiesta
Nozze con rito civile ''ufficiale'' anche a Villa Pizzi. Lo ha stabilito di recente la giunta di Cremella, dando seguito all'iter avviato lo scorso anno, quando attraverso un regolamento ad hoc approvato in consiglio, l'amministrazione comunale aveva deciso di contemplare altri luoghi esterni al municipio, deputati alla celebrazione di matrimoni.

Una scelta che, come aveva spiegato allora il sindaco Ave Pirovano, nasceva dalla richiesta crescente, da parte della cittadinanza e non solo, di convolare a nozze secondo il rito civile, in considerazione anche delle suggestive location private presenti in paese, scelte da molte coppie di sposi quale scenario di banchetti nuziali.
Il comune cremellese aveva così predisposto una sorta di avviso per la presentazione di eventuali manifestazioni di interesse da parte di privati interessati a cogliere questa opportunità. Alla richiesta avanzata dagli amministratori di Cremella hanno risposto i referenti di Villa Pizzi, splendida dimora situata a due passi dal municipio, in Piazza don Colombo. Dopo le opportune verifiche, la giunta ha deciso di accettare la proposta avanzata dal privato, individuando la struttura quale sede esterna alla sala consiliare, deputata alla celebrazione di matrimoni a rito civile. Essi potranno essere officiati sia all'interno della villa, che nel giardino di pertinenza della stessa.
''La procedura non si esaurisce qui'' ha commentato il sindaco Ave Pirovano. ''Manca infatti la convenzione da siglare con il privato e la trasmissione degli atti alla Prefettura per l'individuazione ufficiale della location, credo sia questione di qualche settimana. Da parte nostra siamo contenti del fatto che ci sia stata una manifestazione d'interesse. E' una sperimentazione, auspichiamo che possa rappresentare un'opportunità per il territorio''.
Per quanto concerne le tariffe, esse erano già state stabilite nei mesi scorsi dalla giunta attraverso un'apposita delibera e risultano differenziate a seconda che gli sposi risiedano o meno in paese. I giorni e gli orari delle celebrazioni dovranno coincidere con il funzionamento dell'ufficio competente: bandite quindi le celebrazioni nelle giornate di domenica o comunque nelle festività, quando il municipio è chiuso.

Un'immagine di Villa Pizzi a Cremella
Una scelta che, come aveva spiegato allora il sindaco Ave Pirovano, nasceva dalla richiesta crescente, da parte della cittadinanza e non solo, di convolare a nozze secondo il rito civile, in considerazione anche delle suggestive location private presenti in paese, scelte da molte coppie di sposi quale scenario di banchetti nuziali.
Il comune cremellese aveva così predisposto una sorta di avviso per la presentazione di eventuali manifestazioni di interesse da parte di privati interessati a cogliere questa opportunità. Alla richiesta avanzata dagli amministratori di Cremella hanno risposto i referenti di Villa Pizzi, splendida dimora situata a due passi dal municipio, in Piazza don Colombo. Dopo le opportune verifiche, la giunta ha deciso di accettare la proposta avanzata dal privato, individuando la struttura quale sede esterna alla sala consiliare, deputata alla celebrazione di matrimoni a rito civile. Essi potranno essere officiati sia all'interno della villa, che nel giardino di pertinenza della stessa.
''La procedura non si esaurisce qui'' ha commentato il sindaco Ave Pirovano. ''Manca infatti la convenzione da siglare con il privato e la trasmissione degli atti alla Prefettura per l'individuazione ufficiale della location, credo sia questione di qualche settimana. Da parte nostra siamo contenti del fatto che ci sia stata una manifestazione d'interesse. E' una sperimentazione, auspichiamo che possa rappresentare un'opportunità per il territorio''.
Per quanto concerne le tariffe, esse erano già state stabilite nei mesi scorsi dalla giunta attraverso un'apposita delibera e risultano differenziate a seconda che gli sposi risiedano o meno in paese. I giorni e gli orari delle celebrazioni dovranno coincidere con il funzionamento dell'ufficio competente: bandite quindi le celebrazioni nelle giornate di domenica o comunque nelle festività, quando il municipio è chiuso.
G. C.