Rogeno: Roberto Valsecchi morì annegato. Si apre il processo verso l'amico al timone

Roberto Valsecchi
Uno dei tre uomini che si trovava insieme a lui su quella imbarcazione, e che era riuscito quella sera a guadagnare la riva, è ora chiamato a difendersi dall'accusa di "omicidio colposo" - ai sensi dell'articolo 589 del codice penale - per la morte dell'amico, estratto senza vita dal lago solo alcune ore dopo.
Il processo nei suoi confronti si è aperto nella mattinata di lunedì 20 giugno, a quasi 3 anni di distanza da quella tragica serata, dinnanzi al giudice Salvatore Catalano del tribunale di Lecco. Egli conduceva l'imbarcazione, noleggiata come fatto altre volte in passato, che quella sera lo aveva condotto insieme agli amici dal Moregallo ad un ristorante di Pescarenico dove avevano cenato insieme. A causa del sopraggiungere di una perturbazione, i quattro avevano aspettato a riprendere il largo per tornare al punto di partenza, ritardando il rientro.
Quando avevano deciso di affrontare la traversata del bacino lecchese però, qualcosa era andato storto. Intorno alla mezzanotte nei pressi del ponte Kennedy, al confine tra Lecco e Malgrate, l'imbarcazione a motore lunga 5,5 metri si era rovesciata, con i quattro uomini (tre dei quali residenti nel lecchese, uno di Erba) finiti in acqua. Solo tre di loro erano riusciti a raggiungere la riva, dove Roberto Valsecchi non è mai arrivato. Il suo corpo senza vita era stato recuperato in piena notte, alcune ore dopo quel tragico incidente, mentre l'imbarcazione (rimasta incagliata sotto una delle arcate del "ponte vecchio") solo il giorno successivo, posta sotto sequestro da parte delle forze dell'ordine su disposizione della Procura.
Il recupero dell'imbarcazione sotto il Ponte vecchio, il 23 luglio 2013
Per cercare di far luce su quanto accaduto quella sera è stata effettuata una perizia ad opera dell'ingegner Fabio Fossati, incaricato in qualità di consulente tecnico d'ufficio (ctu) da parte della Procura lecchese, in presenza del dottor Riccardo Falco, nominato dagli avvocati Ruggero Panzeri e Roberto Tropenscovino che assistono l'uomo, a cui viene contestato di aver sottovalutato le condizioni meteorologiche mettendo a repentaglio la vita dei suoi amici.
Il processo nei suoi confronti prenderà il via con le prime testimonianze il 16 gennaio 2017.
R. R.