Barzanò:il saluto della comunità al parroco don Giuseppe, che resterà come residente

"Non sarò più il vostro parroco, ma le porte di casa mia saranno sempre aperte. E anche il mio cuore". Sono le parole pronunciate da don Giuseppe Scattolin, accomiatandosi ufficialmente dalla carica ricoperta per otto anni. Il sacerdote, infatti, dal mese di settembre non è più alla guida della comunità pastorale "SS. Nome di Maria".

Don Giuseppe Scattolin

Ha però scelto di restare comunque vicino ai "suoi" fedeli, trasferendosi a Cremella, dove risiederà continuando a mantenere incarichi pastorali.
Otto dicevamo gli anni trascorsi da parroco. Il sacerdote era infatti arrivato nel 2008, in sostituzione di don Bruno Marinoni, dopo una lunga esperienza alla guida di "Villa Sacro Cuore" a Triuggio. Dapprima venne nominato parroco di Barzanò e Cremella e, nei mesi successivi, anche di Sirtori. Erano gli albori della comunità pastorale. Ora, a succedergli nel ruolo sarà don Renato Cameroni, classe 1957, dal 1999 parroco della parrocchia di SS. Annunciata a Lurate Caccivio, in provincia di Como, presente alla liturgia di ieri.

Don Giuseppe con alcuni familiari



Tre, una in ogni parrocchia della comunità pastorale, le funzioni officiate nella giornata di domenica per salutare e ringraziare i fedeli. "Questa è una domenica particolare, perché sono chiamato a darvi un saluto. Ho 75 anni e il vescovo mi ha chiesto di rispettare le leggi della Chiesa. Mi ha detto: ‘resta, ma manderò un sacerdote più giovane ad assumere il ruolo di parroco'. Quindi faccio un passo in là e lascio il posto" ha commentato don Giuseppe durante l'omelia, di fronte alle panche gremite della chiesa di Barzanò, in occasione della messa delle 11.

Presenti alla messa i confratelli e le consorelle


Poi spazio ad alcune riflessioni. "Aiutarvi a trovare il senso di Dio è stata la cosa che più mi è stato a cuore in questi otto anni. La crisi che il mondo occidentale sta vivendo, del resto, è una crisi del rapporto con Dio, che lascia spazio a voci di confusione e incertezza - ha proseguito - Ho impostato la mia vita sul rispetto per la persona, sullo stupore di fronte ai bimbi, agli innamorati, all'amore dei genitori, agli anziani. Rispetto e perdono, questa è la strada. La felicità sta nel dare, nell'offrire, nel donare, più che nel ricevere. Vi lascio, ma vi porto nel cuore".
Il parroco uscente ha dunque ricordato quanto resta in "eredità", dal presepio aggiornato alle tre suore che operano nella comunità, definite "doni di Dio". Quindi le scuse, per ogni involontaria mancanza, e i ringraziamenti a tutti i gruppi attivi nella vita della comunità: il consiglio pastorale, i cori, gli animatori, i catechisti, i volontari di Mano Amica, i confratelli, le consorelle, i pensionati e via dicendo.

Il neo parroco don Renato Cameroni e il vicario per la pastorale giovanile, don Marco Zappa


"Caro don Giuseppe, grazie per questi otto anni. Sappiamo che arrivare qui, dopo tanti anni a Triuggio, non è stato facile. Si è ritrovato una comunità con tre parrocchie, da costruire: abbiamo apprezzato la sua passione e il suo aiuto verso queste persone, che dovevano imparare a camminare insieme. Abbiamo ancora tanta strada da fare ma la partenza è stata ottima. Ci ha fatto piacere percorrere questo pezzo di strada con lei e siamo contenti che continuerà a risiedere qui, così potremo farci ancora compagnia" questa la lettera scritta dal consiglio pastorale, a nome di tutta la comunità, e letta al termine della funzione.


Nella comunità pastorale, oltre al nuovo parroco e a Don Giuseppe, che come detto continuerà il suo servizio a Cremella, dove mancavano sacerdoti da quando lo storico parroco don Luigi Ambrosoni è stato trasferito in casa di riposo, restano anche don Aurelio Redaelli, sacerdote residente a Sirtori con incarichi pastorali, e don Marco Sanvito, responsabile della pastorale giovanile.
A.Z.
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