Galbiate: il 2 incontro del GeCA al MEAB

Sulle pendici del Monte Barro e affacciato sul Lago di Annone, in località Camporeso, si trova il Museo Etnografico dell'Alta Brianza, un centro di ricerca e di esposizione dedicato agli usi e ai costumi della Brianza collinare; qui storici e ricercatori si confrontano sul ruolo e l'importanza degli strumenti contemporanei di studio, racconto e trasmissione del patrimonio immateriale legato alla cultura alimentare.

Il Museo Etnografico dell'Alta Brianza rappresenta la nuova tappa del percorso tracciato dal Geoportale della Cultura Alimentare e la nuova occasione per raccontare e portare avanti l'importante iniziativa del Ministero della Cultura, che si propone di conservare la memoria collettiva attraverso la ricerca e la mappatura dei prodotti enogastronomici e delle tracce delle tradizioni e del saper fare del nostro Paese, anche nella prospettiva di contribuire in modo innovativo allo sviluppo territoriale.
La cultura alimentare è un bene fondamentale da salvaguardare e promuovere, nel rispetto dell'ecosistema e della memoria delle comunità, fulcro della valorizzazione del territorio: in questo senso si muove il Geoportale della Cultura Alimentare, il progetto promosso dall'Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale (ICPI), finanziato dal PON (Programma Operativo Nazionale) Cultura e Sviluppo, partito dalla Regione Basilicata e pronto ad accogliere l'Italia intera.
In questa prospettiva, giocano un ruolo fondamentale le Regioni, le Istituzioni locali e le singole comunità, per concertare in modo sinergico un grande coinvolgimento e racconto collettivo. Fare rete è il modo migliore per conservare la memoria da restituire alle future generazioni, per non dimenticare l'evoluzione della nostra cultura e, allo stesso tempo, valorizzare il suo straordinario Patrimonio culturale.

GeCA è il progetto che si propone di raccogliere questo vasto Patrimonio, espresso in materiali d'archivio e nuovi contenuti, realizzati anche attraverso le Micro-narrazioni, strumenti digitali privilegiati in questa fase di arricchimento, restyling e rinnovamento dell'esperienza digitale del portale.

Il Patrimonio Immateriale legato alla cultura alimentare è la mission condivisa che ha attivato il dialogo tra MEAB (Museo Etnografico dell'Alta Brianza), REBEL (Rete dei Musei e dei Beni Etnografici Lombardi), Parco Monte Barro e Regione Basilicata: il Geoportale della Cultura Alimentare è il terreno comune in cui converge questo obiettivo di tutela e valorizzazione.

L'incontro del prossimo 2 luglio è volto ad approfondire l'importanza nella contemporaneità della (ri)scoperta, rivitalizzazione e condivisione del patrimonio immateriale legato alla cultura alimentare, secondo uno spirito comunitario di tradizione ed eredità culturale, nel rispetto dell'ecosistema e della memoria popolare, fulcro della valorizzazione del luogo.
Esperienze e studi del Nord e Sud Italia si confrontano in una regione, come la Lombardia, caratterizzata da modernità e progresso, ma al contempo attenta e sensibile alla valorizzazione contemporanea della sua tradizione.
Aprono la conferenza, i saluti istituzionali di Paola Golfari, Presidente del Parco Monte Barro e Massimo Pirovano, Direttore MEAB (Museo Etnografico dell'Alta Brianza) e Coordinatore REBEL (Rete dei Musei e dei Beni Etnografici Lombardi) e che modera l'intero incontro.

Focus della conferenza, l'intervento di Leandro Ventura, Direttore Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale, il cui compito è quello di sensibilizzare l'attenzione pubblica sull'importanza della tutela e valorizzazione del Patrimonio Immateriale in qualità di memoria collettiva identificativa di ogni territorio; Angelo Boscarino, CEO BIA, pone l'attenzione sull'obiettivo di estendere il progetto pilota della Regione Basilicata su altri territori nazionali: una vera e propria "Call for partnership", mirata al coinvolgimento dei territori e dei suoi stakeholders più rappresentativi in fatto di heritage enogastronomico locale, per rappresentare i valori dell'Italia, aprendosi anche a scenari globali.
Seguono tre micro-narrazioni del GeCA: il culatello di Zibello, il peperone di Senise, l'arte della cesteria. Nella seconda parte della conferenza saranno protagonisti gli interventi di Ferdinando Felice Mirizzi, Università Della Basilicata, Dipartimento di Culture Europee e del Mediterraneo, che parlerà dei progetti di ricerca e valorizzazione del patrimonio immateriale enogastronomico in Basilicata; Massimo Pirovano, Direttore MEAB e Coordinatore REBEL, che esporrà il lavoro del Museo Etnografico dell'Alta Brianza per la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio immateriale della cultura alimentare; Rosalba Negri, MEAB - REBEL, la quale presenterà una proposta per le scuole sulle culture alimentari, elaborata dalla Rete dei Musei Etnografici Lombardi.

Chiuderà la conferenza l'intervento di Agostina Lavagnino, D.G. Autonomia e Cultura, Valorizzazione del Patrimonio Immateriale, dell'Archivio di Etnografia e Storia Sociale (AESS) e degli Ecomusei: Buone pratiche di salvaguardia partecipata del patrimonio culturale immateriale.
Al termine della conferenza, segue un light lunch con i sapori locali e la possibilità di visitare il MEAB.

Attenzione, per partecipare è necessario prenotarsi inviando una email a: tonghini@spoongroup.it

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