Oggiono: da Roma...alla Brianza. Si conclude il tour in bici di Lago
Partito otto giorni prima con la scalata all’Etna in Sicilia, il ''giro d’Italia risalendo lo stivale'' di Stefano Lago è ormai giunto alle porte di Roma dopo aver attraversato Calabria, Campania e Lazio. Un percorso che il ciclista del Velo Club di Oggiono ha affrontato con l’amico Giulio Galleani.
Al termine dell’ottava tappa hanno soggiornato presso Castel Gandolfo per ripartire di nuovo in bicicletta, il giorno seguente, nona tappa del viaggio, verso la capitale.
''Il percorso verso Roma è sato bello, lungo un paesaggio collinare. Ad un tratto ti accorgi che sei alla periferia della città, quando inizi a pedalare sui classici selciati in porfido'' ha ricordato Lago proseguendo il suo racconto. ''Entrare a Roma è sempre emozionante, è la capitale, con il suo mix tra storia e religione: affascina sempre e riempie il cuore di emozioni''.
La prima sosta che i due ciclisti hanno effettuato non poteva che essere al Colosseo, per poi proseguire lungo i Fori Imperiali, verso l’Altare della Patria e Piazza Venezia.
Sempre in bicicletta hanno percorso le vie del centro, passando per Palazzo Montecitorio, sede della Camera dei deputati e del Parlamento, arrivando lungo il fiume Tevere. Da qui hanno proseguito fino a Castel Sant’Angelo per dirigersi poi in Piazza San Pietro.
''E’ sempre un’emozione particolare incontrare questi monumenti imponenti e questi luoghi importanti per la fede di milioni di persone'' ha aggiunto Lago, che risiede a Lomagna.
Dopo una serie di foto di rito, nei luoghi più importanti della capitale, i due ciclisti hanno ripreso il loro viaggio in sella verso i laghi di Bracciano e Bolsena dove sono arrivati dopo i 145 chilometri di strada e i mille e 700 metri di salita affrontati nella tappa giornaliera.
Una tappa che ha fatto da spartiacque aprendo alla strada del ritorno verso la Lombardia e la provincia di Lecco, percorso da compiersi nelle successive quattro giornate.
Il decimo giorno di viaggio, al termine di 128 chilometri percorsi in sella e quasi due mila metri di salita, Lago e Galleani sono giunti a Siena.
''Il paesaggio è cambiato completamente con continui sali e scendi e paesi molto distanti l’uno dall’altro'' ci ha detto poi il ciclista del Velo Club di Oggiono ricordando il tragitto affrontato fra le colline della Toscana. Uno sforzo ripagato dalla bellezza del paesaggio incontrato nelle crete senesi, e dalla bellezza di Siena. Città visitata nelle ore serali fra il Duomo, la Piazza del Campo dove viene corso il Palio, Palazzo della Signoria e altri edifici e monumenti storici.
Il giorno successivo lasciando Siena i due ciclisti, percorrendo delle strade secondarie affacciate da campi coltivati a girasoli, si sono diretti verso Lucca dove hanno visitato il centro e le mura della città fortificata. La giornata è terminata con l’arrivo a Marina di Massa e il ritorno al mare dopo un percorso di 154 chilometri.
I due giorni successivi, con la dodicesima e tredicesima tappa – rispettivamente di 142 e 152 chilometri – hanno segnato il definitivo rientro verso casa. Prima con la salita al Passo della Cisa che ha regalato uno ''sguardo bello sui colli dell’Appennino tosco emiliano'' e il successivo arrivo a Fidenza, tappa del cammino francescano.
Poi con la partenza dalla città emiliana in direzione della Lombardia verso Piacenza, ''in un'afa infernale'' ricorda Lago spiegando come, con l’arrivo nella Pianura Padana, il clima cambi completamente. Dopo una sosta effettuata a Lodi, i due ciclisti hanno iniziato a risalire il fiume Adda, lungo una pista ciclopedonale lasciata per compiere una sosta alla Villa Reale di Monza.
L’ultimo dei monumenti e luoghi storici di interesse raggiunti durante la ''risalita dello stivale'' effettuata in bicicletta. Da Monza, per l’ultima volta, Lago e Galleani sono risaliti in sella per non scendere più fino al rientro a casa che per Stefano ha significato il ritorno in provincia di Lecco.
Giunto al termine di una vacanza ''eco friendly'' che li ha portati a viaggiare da sud verso nord, percorrendo 1800 chilometri e quasi 16mila metri di salite, il ciclista del Velo Club Oggiono ha commentato il viaggio con queste parole.
''E’ stata un’esperienza che ha permesso di visitare lentamente una parte d’Italia, attraversando località rinomate e la costa tirrenica con tramonti da favola, dove il sole va a dormire tuffandosi nel mare''.
Al termine dell’ottava tappa hanno soggiornato presso Castel Gandolfo per ripartire di nuovo in bicicletta, il giorno seguente, nona tappa del viaggio, verso la capitale.
''Il percorso verso Roma è sato bello, lungo un paesaggio collinare. Ad un tratto ti accorgi che sei alla periferia della città, quando inizi a pedalare sui classici selciati in porfido'' ha ricordato Lago proseguendo il suo racconto. ''Entrare a Roma è sempre emozionante, è la capitale, con il suo mix tra storia e religione: affascina sempre e riempie il cuore di emozioni''.
La prima sosta che i due ciclisti hanno effettuato non poteva che essere al Colosseo, per poi proseguire lungo i Fori Imperiali, verso l’Altare della Patria e Piazza Venezia.
Sempre in bicicletta hanno percorso le vie del centro, passando per Palazzo Montecitorio, sede della Camera dei deputati e del Parlamento, arrivando lungo il fiume Tevere. Da qui hanno proseguito fino a Castel Sant’Angelo per dirigersi poi in Piazza San Pietro.
''E’ sempre un’emozione particolare incontrare questi monumenti imponenti e questi luoghi importanti per la fede di milioni di persone'' ha aggiunto Lago, che risiede a Lomagna.
Dopo una serie di foto di rito, nei luoghi più importanti della capitale, i due ciclisti hanno ripreso il loro viaggio in sella verso i laghi di Bracciano e Bolsena dove sono arrivati dopo i 145 chilometri di strada e i mille e 700 metri di salita affrontati nella tappa giornaliera.
Una tappa che ha fatto da spartiacque aprendo alla strada del ritorno verso la Lombardia e la provincia di Lecco, percorso da compiersi nelle successive quattro giornate.
Il decimo giorno di viaggio, al termine di 128 chilometri percorsi in sella e quasi due mila metri di salita, Lago e Galleani sono giunti a Siena.
''Il paesaggio è cambiato completamente con continui sali e scendi e paesi molto distanti l’uno dall’altro'' ci ha detto poi il ciclista del Velo Club di Oggiono ricordando il tragitto affrontato fra le colline della Toscana. Uno sforzo ripagato dalla bellezza del paesaggio incontrato nelle crete senesi, e dalla bellezza di Siena. Città visitata nelle ore serali fra il Duomo, la Piazza del Campo dove viene corso il Palio, Palazzo della Signoria e altri edifici e monumenti storici.
Il giorno successivo lasciando Siena i due ciclisti, percorrendo delle strade secondarie affacciate da campi coltivati a girasoli, si sono diretti verso Lucca dove hanno visitato il centro e le mura della città fortificata. La giornata è terminata con l’arrivo a Marina di Massa e il ritorno al mare dopo un percorso di 154 chilometri.
I due giorni successivi, con la dodicesima e tredicesima tappa – rispettivamente di 142 e 152 chilometri – hanno segnato il definitivo rientro verso casa. Prima con la salita al Passo della Cisa che ha regalato uno ''sguardo bello sui colli dell’Appennino tosco emiliano'' e il successivo arrivo a Fidenza, tappa del cammino francescano.
Poi con la partenza dalla città emiliana in direzione della Lombardia verso Piacenza, ''in un'afa infernale'' ricorda Lago spiegando come, con l’arrivo nella Pianura Padana, il clima cambi completamente. Dopo una sosta effettuata a Lodi, i due ciclisti hanno iniziato a risalire il fiume Adda, lungo una pista ciclopedonale lasciata per compiere una sosta alla Villa Reale di Monza.
L’ultimo dei monumenti e luoghi storici di interesse raggiunti durante la ''risalita dello stivale'' effettuata in bicicletta. Da Monza, per l’ultima volta, Lago e Galleani sono risaliti in sella per non scendere più fino al rientro a casa che per Stefano ha significato il ritorno in provincia di Lecco.
Giunto al termine di una vacanza ''eco friendly'' che li ha portati a viaggiare da sud verso nord, percorrendo 1800 chilometri e quasi 16mila metri di salite, il ciclista del Velo Club Oggiono ha commentato il viaggio con queste parole.
''E’ stata un’esperienza che ha permesso di visitare lentamente una parte d’Italia, attraversando località rinomate e la costa tirrenica con tramonti da favola, dove il sole va a dormire tuffandosi nel mare''.
L.A.