Sirtori: presentata denuncia, si lavora per riparare i danni alla cappellina vandalizzata

A una manciata di giorni dal deplorevole atto vandalico ai danni dell'edicola della Madonna dei Poveri, a Bevera di Sirtori, il sindaco Matteo Rosa ha voluto tornare sull'argomento, evidenziando la gravità del gesto perpetrato da ignoti. Come si ricorderà, lo scorso 29 dicembre alcune persone che si trovavano a percorrere il sentiero che collega San Feriolo di Barzanò alla zona industriale sirtorese, hanno notato i segni di chiari e profondi vandalismi cagionati alla cappellina, eretta negli anni Cinquanta e simbolo di devozione per molti. In pochi istanti tramite il passaparola la notizia di quanto accaduto si è diffusa fra gli abitanti dei due comuni, divenendo di dominio pubblico tramite la nostra testata.
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"Innanzitutto, desidero esprimere il mio dispiacere per l'evento accaduto: la cappelletta della Madonna dei Poveri a Bevera è ormai parte della nostra storia, costruita nel 1952, e rappresenta un importante punto di riferimento per molte persone. Sono profondamente amareggiato e deluso poiché nutro un grande rispetto per le tradizioni e i nostri simboli religiosi'' le parole di Matteo Rosa, sindaco di Sirtori, territorio sul quale insiste l'edicola mariana. ''Vorrei sottolineare che promuovere il rispetto per il sacro, specialmente durante le festività, non implica essere bigotti o retrogradi, ma piuttosto onorare la memoria di chi ci ha preceduto, nel rispetto delle tradizioni e dell'identità che condividiamo tutti''.
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''Non dovremmo minimizzare un gesto del genere considerandolo una semplice bravata. La blasfemia spesso cela un odio represso verso le proprie radici e la comunità. Chi danneggia un presepe, vandalizza un'icona o deturpa un'edicola votiva alla Madonna compie un atto di violenza inaccettabile che merita sanzioni esemplari'' ha aggiunto Rosa, specificando di aver presentato denuncia contro ignoti presso la stazione dei Carabinieri di Cremella invitando le autorità a condurre indagini approfondite, avvalendosi anche della videosorveglianza, qualora possa rivelarsi utile. ''Chiediamo ai cittadini di collaborare e di non tacere se hanno informazioni. Non si tratta di un intento punitivo, ma il gesto potrebbe nascondere qualcosa di ben più grave di un semplice atto vandalico''.
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Per quanto riguarda la riparazione, il primo cittadino ha specificato che si sta lavorando per ripristinare quanto prima possibile la cappelletta, coinvolgendo cittadini e aziende. ''A breve fornirò informazioni più dettagliate'' ha concluso Rosa.
Sulla vicenda si è espresso anche il consigliere regionale Giacomo Zamperini. "Sono stato informato dal sindaco di questo gravissimo gesto che ha gettato nello sconforto le persone proprio durante il Natale e mi metto a disposizione per dare una mano nel ripristino. Pensare che venga fatta una cosa simile è inconcepibile. Chi distrugge o deturpa le opere religiose non fa un danno solo alla decenza ed alla morale, per la sacralità che esse rappresentano, ma recide le radici che ci legano al passato della nostra comunità. Chiediamo alle autorità di condurre indagini accurate. Chi può collaborare con le Forze dell'Ordine ed aiutare nel dare informazioni o dettagli, lo faccia senza timore ed intenti punitivi, ma in una prospettiva di cittadinanza attiva. Giusto non minimizzare affinché vengano individuati il prima possibile i responsabili, ai quali consiglio di costituirsi, chiedere scusa e riparare al danno fatto'' le parole dell'esponente di FdI.
G.C.
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