Casatenovo: inaugurata la mostra dei “Bisiott” alla memoria di padre Carlo
“Un sacerdote che ha saputo combinare Fede e Scienza e che è stato un appassionato del Creato”. Poche ma significative e centrate parole quelle che padre Luigi Bonalumi del PIME (Pontificio Istituto Missioni Estere) ha utilizzato per inquadrare la figura di padre Carlo Brivio, religioso originario di Cassina de' Bracchi di cui quest'anno ricorre il secolo dalla nascita.
In sua memoria nel salone don Casola dell'oratorio di Galgiana è stata allestita una mostra con una infinitesima ma già consistente parte dei 600mila insetti che, in quanto scienziato entomologo, ha raccolto donandoli poi al museo di scienze naturali di Milano e al Pime. Ed è stato proprio quest'ultimo ente, a cui don Carlo afferiva, a mettere a disposizione per l'occasione alcune teche oltre a quelle del casatese Leonardo Terraneo.
Dopo il taglio del nastro, con un pensiero al sacerdote e alla sua levatura non solo spirituale ma anche intellettiva, che lo hanno portato a essere rettore di due seminari universitari in America e ad approfondire gli studi sugli insetti con scoperte e risultati eccezionali, il pubblico ha potuto immergersi tra teche e pannelli, allestiti grazie alla collaborazione di Atonga con la parrocchia, Sentieri e Cascine, AFBC.
“Visitabile” anche tramite Qrcode, con guida audio realizzata dai ragazzi dell'oratorio di Galgiana, si apre con il pannello dedicato al concorso fotografico per bambini e ragazzi e di cui ci sarà la premiazione la prossima settimana.
Quattro poi le “isole” con altrettante famiglie di insetti racchiusi in teche (alcune di di padre Carlo e altre del signor Terraneo) con coleotteri, cicale, fasmidi, farfalle (principalmente tropicali).
C'è poi un video con le fotografie del sacerdote dalla sua infanzia sino all'ordinazione e alla partenza per la missione. Una parte è prettamente biografica e un'altra documentale, con scritti raccolti sia in Italia che in America rintracciando le lettere che padre Carlo scriveva ai circoli entomologici. Per i più piccoli è stato realizzato un “memory” con le carte raffiguranti gli insetti (8 sono stati scoperti dal missionario e ne portano il nome) ed è stato anche ricostruito un laboratorio per comprendere come gli insetti vengono conservati. Sempre per i bambini sono state realizzate delle stampe in bianco e nero da colorare e da tenere come ricordo. La mostra si chiude con uno spazio dedicato al Titanus giganteus, il più grande coleottero esistente, scoperto dal religioso casatese (le cui spoglie riposano nel cimitero del Pime di Calco) e che è conservato al museo di Milano.
Le iniziative continueranno per ricordare l'anniversario della nascita del padre continueranno anche stasera, domani e poi il prossimo fine settimana secondo il programma già comunicato.
In sua memoria nel salone don Casola dell'oratorio di Galgiana è stata allestita una mostra con una infinitesima ma già consistente parte dei 600mila insetti che, in quanto scienziato entomologo, ha raccolto donandoli poi al museo di scienze naturali di Milano e al Pime. Ed è stato proprio quest'ultimo ente, a cui don Carlo afferiva, a mettere a disposizione per l'occasione alcune teche oltre a quelle del casatese Leonardo Terraneo.
Dopo il taglio del nastro, con un pensiero al sacerdote e alla sua levatura non solo spirituale ma anche intellettiva, che lo hanno portato a essere rettore di due seminari universitari in America e ad approfondire gli studi sugli insetti con scoperte e risultati eccezionali, il pubblico ha potuto immergersi tra teche e pannelli, allestiti grazie alla collaborazione di Atonga con la parrocchia, Sentieri e Cascine, AFBC.
“Visitabile” anche tramite Qrcode, con guida audio realizzata dai ragazzi dell'oratorio di Galgiana, si apre con il pannello dedicato al concorso fotografico per bambini e ragazzi e di cui ci sarà la premiazione la prossima settimana.
Quattro poi le “isole” con altrettante famiglie di insetti racchiusi in teche (alcune di di padre Carlo e altre del signor Terraneo) con coleotteri, cicale, fasmidi, farfalle (principalmente tropicali).
C'è poi un video con le fotografie del sacerdote dalla sua infanzia sino all'ordinazione e alla partenza per la missione. Una parte è prettamente biografica e un'altra documentale, con scritti raccolti sia in Italia che in America rintracciando le lettere che padre Carlo scriveva ai circoli entomologici. Per i più piccoli è stato realizzato un “memory” con le carte raffiguranti gli insetti (8 sono stati scoperti dal missionario e ne portano il nome) ed è stato anche ricostruito un laboratorio per comprendere come gli insetti vengono conservati. Sempre per i bambini sono state realizzate delle stampe in bianco e nero da colorare e da tenere come ricordo. La mostra si chiude con uno spazio dedicato al Titanus giganteus, il più grande coleottero esistente, scoperto dal religioso casatese (le cui spoglie riposano nel cimitero del Pime di Calco) e che è conservato al museo di Milano.
Le iniziative continueranno per ricordare l'anniversario della nascita del padre continueranno anche stasera, domani e poi il prossimo fine settimana secondo il programma già comunicato.
S.V.