Missaglia, primaria Moneta: quasi concluse le opere rimaste bloccate per anni dalla causa civile

Dovrebbero concludersi nel giro di una manciata di giorni i lavori di completamento delle aree esterne presso la scuola primaria Teodoro Moneta di Missaglia. Opere che attendevano da anni di essere realizzate e rimaste in stand-by per via dell'ormai nota causa civile che ancora oggi contrappone il Comune all'impresa che si era aggiudicata l'appalto per l'intervento finalizzato ad ampliare il plesso scolastico. 
Come si ricorderà l'allora amministrazione Crippa e la società comasca erano entrate ''in conflitto'' per vedute differenti rispetto ad alcune questioni (di natura tecnica ed economica) attinenti il cantiere, fra cui i pannelli da montare sulla facciata esterna. Alla sospensione dei lavori - durata svariati mesi - aveva fatto seguito una nuova procedura di gara per la conclusione delle opere più rilevanti non ancora ultimate, così da garantire la fruibilità della struttura. I pannelli al centro della controversia, insieme ad altro materiale trasportato a Missaglia per la realizzazione della nuova struttura erano però rimasti negli anni accantonati nel giardino della scuola dove giacciono ancora oggi.
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Da qui la necessità di concludere le opere rimaste in sospeso. I lavori appaltati la scorsa estate hanno preso il via a metà settembre per una spesa di circa 60mila euro. Essi prevedono la parziale rimozione e smaltimento del materiale accantonato nei pressi del cancello di ingresso (da Via Seleggio) dell'istituto; e poi ancora la sistemazione del terreno e la creazione di una sorta di pavimentazione a vantaggio dei mezzi della società che si occupa del servizio di refezione scolastica e delle ambulanze (in virtù della convenzione con Areu per l'atterraggio dell'elicottero di soccorso ndr). Entrambe le realtà si servono di quell'accesso per accedere alla struttura scolastica. 
''L'impresa mi ha assicurato che i lavori sono nei tempi e si concluderanno a breve'' ci ha confermato il sindaco Paolo Redaelli
Nel frattempo il Comune - come era stato anticipato nel corso dell'ultimo consiglio - ha provveduto ad impugnare l'atto di precetto notificato dal legale che assiste l'Impresa Bianchi, sempre nell'ambito della controversia civile che si sta trascinando ormai da tempo. Oltre ad aver presentato ricorso in Appello nel merito della causa (il Tribunale di Lecco si era espresso a favore del privato ndr), l'amministrazione Redaelli ha deciso di ''impugnare'' anche il documento attraverso il quale la controparte chiedeva il pagamento della cifra stabilita nel giudizio di primo grado, dal momento che la richiesta di sospensiva avanzata dal Comune era stata respinta.
Non resta che attendere l'esito dei due ricorsi per valutare quali potrebbero essere (in caso di soccombenza) le eventuali conseguenze economiche per l'ente.
G.C.
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