Molteno: elettrificazione della linea Como-Lecco, salta la procedura di VIA
Elettrificazione della linea ferroviaria Como-Lecco: non si farà la valutazione di impatto ambientale (VIA) perché il progetto non è soggetto a tale procedura. Lo hanno comunicato con entusiasmo il sindaco di Molteno Giuseppe Chiarella e l’assessore all’edilizia privata e lavori pubblici Andrea Bassani: ''Grande passo avanti per l'elettrificazione della linea ferroviaria Albate-Molteno-Lecco! Regione Lombardia e il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) hanno confermato che il progetto di elettrificazione della nostra tratta ferroviaria non è soggetto alla Valutazione di Impatto Ambientale (VIA)''.L’istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale definisce la VIA in questi termini: ''La procedura di VIA viene strutturata sul principio dell’azione preventiva, in base al quale la migliore politica ambientale consiste nel prevenire gli effetti negativi legati alla realizzazione dei progetti anziché combatterne successivamente gli effetti. La VIA nasce come strumento per individuare, descrivere e valutare gli effetti di un progetto su alcuni fattori ambientali e sulla salute umana''.
Come precisano il primo cittadino e l’assessore, il mancato assoggettamento alla valutazione di impatto ambientale ''significa che l’opera è stata valutata come sicura e rispettosa dell’ambiente, con campi elettromagnetici pienamente entro i limiti di legge e senza rischi per la salute pubblica. Come ha ampiamente spiegato il professor Salvo Bordonaro durante l’incontro informativo organizzato dal Comune, il progetto si distingue per l’attenzione alla sostenibilità e alla tutela dei cittadini''.L'iniziativa prevede l'elettrificazione della linea ferroviaria Albate-Molteno, in funzione dal 1888, con la sostituzione dei locomotori diesel con quelli elettrici. ''Questo intervento non solo modernizzerà una storica infrastruttura, ma renderà Molteno un punto strategico per il miglioramento della mobilità regionale'' proseguono gli amministratori.
Il progetto è in stato di attuazione: ad aprile 2023 era stata ultimata la progettazione di fattibilità tecnico economica, mentre ad agosto 2023 era stato avviato l’iter autorizzativo del primo lotto prioritario relativo alla tratta Albate–Molteno. L’attivazione è prevista dal 2026, con un costo parzialmente sostenuto attraverso le risorse PNRR.L’intervento prevede l’elettrificazione della tratta a semplice binario Albate– Molteno– Lecco, pari a 36,77 km, che potrà essere suddiviso in due fasi funzionali: Albate– Molteno, di estesa pari a 22,06 km e Molteno– Lecco, di estesa pari a 14,71 km. La tratta Como– Albate è invece già elettrificata. In merito ai benefici, la società Rete Ferroviaria Italiana sostiene che ''la realizzazione dell’intervento consentirà di istituire nuovi servizi ad oggi non esistenti, tra cui il prolungamento su Lecco dei treni provenienti dalla Svizzera ed oggi attestati a Como ovvero servizi promiscui tra rete RFI e rete elettrificata FNM (Milano– Asso), la cui interconnessione avviene nella stazione di Merone; l’utilizzo della linea anche da treni merci tra Chiasso e Lecco, i quali attualmente utilizzano il percorso via Seregno– Carnate''.La linea esistente è a binario unico, senza elettrificazione, ed è percorsa da treni regionali Trenord sulle tratte Como-Molteno e Como-Lecco, dai treni suburbani S7 tra Molteno e Lecco. Il piano di committenza prevede che il progetto sia caratterizzato da una prima fase comprendente l’elettrificazione della linea da Albate Camerlata a Molteno (lotto 1). Questa traguarderà l’attivazione al 2026 (PNNR) e sarà lo stato inerziale per il progetto della fase 2, che vedrà l’elettrificazione della tratta da Molteno a Lecco. Attualmente sulla linea si registra una circolazione di treni, tutti in fascia oraria diurna (06.00-22.00), ripartita in questo modo, attraverso un servizio che è esclusivamente di tipo regionale: circolano 24 treni al giorni nella tratta Albate-Molteno e 46 treni al giorno nella tratta Molteno-Lecco. Il modello di esercizio di progetto, pensato nel 2026, prevede un potenziamento della linea mediante due scenari di attivazione: 34 treni al giorno sulla tratta Albate Molteno e 68 treni al giorno nella tratta Molteno-Lecco. Per gli amministratori è un progetto che guarda al futuro: ''Il Comune di Molteno, insieme agli enti superiori, ha riconosciuto fin dall'inizio l'importanza strategica di quest'opera. Attraverso una valutazione attenta e responsabile, è stato possibile procedere favorevolmente verso questo ammodernamento fondamentale per il territorio, nonostante alcuni abbiano tentato, fino all'ultimo, di alimentare dubbi e incertezze sulla pericolosità per la nostra salute. Gli approfondimenti tecnici hanno fatto chiarezza, dimostrando che questa infrastruttura è un'occasione unica di crescita''.
Questi ultimi riferimenti sembrano indirizzati al gruppo di minoranza consiliare che aveva presentato mozioni e interrogazioni alla maggioranza in merito alla sottostazione elettrica (SSE) RFI e all’area di stoccaggio per l’elettrificazione delle linee ferroviarie.
Concludono Chiarella e Bassani: ''Questo progetto rappresenta solo uno dei tanti esempi di come Regione Lombardia e lo Stato stiano destinando risorse significative per il nostro territorio. Negli ultimi anni, infatti, sono stati portati avanti interventi cruciali, come la gestione del rischio idrogeologico che presto vedrà concludersi le opere di mitigazione e finalmente rendere più sicuro il nostro territorio''.
Come precisano il primo cittadino e l’assessore, il mancato assoggettamento alla valutazione di impatto ambientale ''significa che l’opera è stata valutata come sicura e rispettosa dell’ambiente, con campi elettromagnetici pienamente entro i limiti di legge e senza rischi per la salute pubblica. Come ha ampiamente spiegato il professor Salvo Bordonaro durante l’incontro informativo organizzato dal Comune, il progetto si distingue per l’attenzione alla sostenibilità e alla tutela dei cittadini''.L'iniziativa prevede l'elettrificazione della linea ferroviaria Albate-Molteno, in funzione dal 1888, con la sostituzione dei locomotori diesel con quelli elettrici. ''Questo intervento non solo modernizzerà una storica infrastruttura, ma renderà Molteno un punto strategico per il miglioramento della mobilità regionale'' proseguono gli amministratori.
Il progetto è in stato di attuazione: ad aprile 2023 era stata ultimata la progettazione di fattibilità tecnico economica, mentre ad agosto 2023 era stato avviato l’iter autorizzativo del primo lotto prioritario relativo alla tratta Albate–Molteno. L’attivazione è prevista dal 2026, con un costo parzialmente sostenuto attraverso le risorse PNRR.L’intervento prevede l’elettrificazione della tratta a semplice binario Albate– Molteno– Lecco, pari a 36,77 km, che potrà essere suddiviso in due fasi funzionali: Albate– Molteno, di estesa pari a 22,06 km e Molteno– Lecco, di estesa pari a 14,71 km. La tratta Como– Albate è invece già elettrificata. In merito ai benefici, la società Rete Ferroviaria Italiana sostiene che ''la realizzazione dell’intervento consentirà di istituire nuovi servizi ad oggi non esistenti, tra cui il prolungamento su Lecco dei treni provenienti dalla Svizzera ed oggi attestati a Como ovvero servizi promiscui tra rete RFI e rete elettrificata FNM (Milano– Asso), la cui interconnessione avviene nella stazione di Merone; l’utilizzo della linea anche da treni merci tra Chiasso e Lecco, i quali attualmente utilizzano il percorso via Seregno– Carnate''.La linea esistente è a binario unico, senza elettrificazione, ed è percorsa da treni regionali Trenord sulle tratte Como-Molteno e Como-Lecco, dai treni suburbani S7 tra Molteno e Lecco. Il piano di committenza prevede che il progetto sia caratterizzato da una prima fase comprendente l’elettrificazione della linea da Albate Camerlata a Molteno (lotto 1). Questa traguarderà l’attivazione al 2026 (PNNR) e sarà lo stato inerziale per il progetto della fase 2, che vedrà l’elettrificazione della tratta da Molteno a Lecco. Attualmente sulla linea si registra una circolazione di treni, tutti in fascia oraria diurna (06.00-22.00), ripartita in questo modo, attraverso un servizio che è esclusivamente di tipo regionale: circolano 24 treni al giorni nella tratta Albate-Molteno e 46 treni al giorno nella tratta Molteno-Lecco. Il modello di esercizio di progetto, pensato nel 2026, prevede un potenziamento della linea mediante due scenari di attivazione: 34 treni al giorno sulla tratta Albate Molteno e 68 treni al giorno nella tratta Molteno-Lecco. Per gli amministratori è un progetto che guarda al futuro: ''Il Comune di Molteno, insieme agli enti superiori, ha riconosciuto fin dall'inizio l'importanza strategica di quest'opera. Attraverso una valutazione attenta e responsabile, è stato possibile procedere favorevolmente verso questo ammodernamento fondamentale per il territorio, nonostante alcuni abbiano tentato, fino all'ultimo, di alimentare dubbi e incertezze sulla pericolosità per la nostra salute. Gli approfondimenti tecnici hanno fatto chiarezza, dimostrando che questa infrastruttura è un'occasione unica di crescita''.
Questi ultimi riferimenti sembrano indirizzati al gruppo di minoranza consiliare che aveva presentato mozioni e interrogazioni alla maggioranza in merito alla sottostazione elettrica (SSE) RFI e all’area di stoccaggio per l’elettrificazione delle linee ferroviarie.
Concludono Chiarella e Bassani: ''Questo progetto rappresenta solo uno dei tanti esempi di come Regione Lombardia e lo Stato stiano destinando risorse significative per il nostro territorio. Negli ultimi anni, infatti, sono stati portati avanti interventi cruciali, come la gestione del rischio idrogeologico che presto vedrà concludersi le opere di mitigazione e finalmente rendere più sicuro il nostro territorio''.
M.Mau.