Garbagnate piange il suo poeta: si è spento Umberto Colombo. Meno di un mese fa aveva perso l'amata moglie

Garbagnate Monastero ha perso il suo talento creativo, il ''poeta''. Era infatti conosciuto per questo Umberto Guido Colombo, venuto a mancare domenica 30 marzo a 91 anni.
Nato nel febbraio 1934 a Cesano Maderno da una famiglia di buona borghesia milanese, lì trasferitasi anni prima perché il padre, funzionario di ferrovia, era il capostazione. Dopo aver conseguito il diploma di operatore tessile presso l'istituto Bernocchi di Legnano, e dopo varie esperienze di lavoro, Colombo si era specializzato in tecnica di disinfezione e sterilizzazione del comparto tessile ospedaliero, frequentando vari corsi tra i quali lo specifico presso l'Ospedale Maggiore di Milano Niguarda, ottenendo così vari attestati e diplomi di frequenza. Assunse allora alcune rappresentanze di varie case del settore, divenendo così uno degli esperti tessili alberghieri e ospedalieri.
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Umberto Colombo

Più avanti riuscì a costituire una propria struttura specifica, a livello nazionale, assumendone l'incarico di amministratore unico e di direttore commerciale. Nel 1995 ottenne un importante riconoscimento in quanto proposto per una laurea Honoris Causa dall'Istituto promozioni internazionali di Roma, presso la Columbia University di New York in "Tecnologie di conservazione del Tessile".
Ritiratosi dall'attività lavorativa, in quegli anni si era trasferito a Brongio insieme alla moglie Francesca Estacchini: qui, aveva coltivato il suo estro creativo. Si dedicava per hobby alla scrittura, cominciato dapprima con alcune novelle per ragazzi per passare successivamente alla stesura di racconti in genere, poesie e disegni. Tra le numerose opere, che era solito raccogliere in volumi pubblicati da distribuire ai compaesani, vanno ricordate quelle sul borgo di Brongio e la raccolta di 21 poesie che raccontavano il periodo del Covid. 
Dal 2009, per quasi vent’anni, era stato un componente della commissione biblioteca, rivestendo anche la carica di presidente. Amante della cultura, Colombo aveva promosso concerti di musica classica e, nel periodo estivo, riproduzione di opere liriche nella splendida cornice del giardino di Villa Micanzi, a Brongio alta. L’amministrazione comunale di Garbagnate a questo proposito, ha voluto esprimere il commiato a una persona che si è molto spesa per la diffusione della cultura in paese.
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''Ieri mattina abbiamo appreso con grande sconforto la scomparsa del signor Umberto, conosciuto da anni come poeta tramite il portale di Casateonline per le sue oltre 105 poesie scritte e pubblicate'' ha detto il sindaco Mauro Colombo, ricordandone l'impegno nella comunità che lo aveva accolto. ''Cittadino garbagnatese dal 2000, si inserì da subito all'interno della struttura bibliotecaria portando la sua vena artistica e non solo a disposizione della cultura locale. Negli anni divenne più volte presidente della commissione biblioteca riscontrando molti successi sul fonte artistico e letterario. Promotore delle serate a fondo artistico musicale nella suggestiva e storica Casa Micanzi dove si esibirono molti artisti provenienti dalla famosa Scala di Milano. Sempre sorridente con tutti e pronto a parlare in lingua dialettale brianzola che a lui piaceva molto e che utilizzava anche nelle sue poesie e nei sui libri. L'amministrazione comunale lo ricorda con affetto e lo ringrazia per l'operato culturale e sociale svolto sul nostro territorio e si unisce al dolore dei famigliari. Come scritto nell'ultimo articolo, dove annunciava di salutare l'appuntamento settimanale a cui tanti affezionati lettori si erano ormai abituati: quando ci si abitua ai moti d'animo che la poesia sa dare, è difficile pensare alla fine''.
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Un'altra grande passione di Umberto Colombo, meno conosciuta pubblicamente, era il modellismo: si dilettava infatti a realizzare plastici di locomotive e treni per metterli in funzione. Un piccolo spazio della sua abitazione, inoltre, conservava una reale riproduzione della cabina di un treno d'epoca.
Il 3 dicembre 2022 cominciava la sua rubrica settimanale su Casateonline con un titolo inneggiante l’esistenza, ''Il profumo di vita'': la raccolta, contenente richiami alla cronaca, ai sentimenti, al mondo, si era conclusa nel dicembre 2024 quando, a seguito dell'aggravarsi delle condizioni di salute della moglie, aveva scelto di chiudere questo impegno. All’inizio del mese di marzo, meno di un mese fa, è spirata l’amata consorte Francesca: sul necrologio aveva deciso di inserire una bella immagine e una dolce poesia, scritta naturalmente di suo pugno (https://www.casateonline.it/notizie/148169/garbagnate-la-poesia-di-umberto-colombo-per-la-moglie-francesca-venuta-a-mancare).
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Il nostro ultimo contatto risale a una decina di giorni fa quando aveva comunicato di aver ripreso a scrivere un racconto: aveva condiviso con noi una poesia, che pubblichiamo nella sua interezza. È una sintesi dell’affanno della vita a rincorrere qualcosa che talvolta non conosciamo nemmeno. È un componimento che si lega alla prima poesia pubblicata per la rubrica e che, con questi ultimi versi, sembra giungere a un’ideale chiusura. Lo riceviamo come suo personale commiato, il suo addio. 
Umberto Colombo si trova presso la casa funeraria Crippa a Sirtori, in località Bevera in Via Como 13. La cerimonia di commiato si terrà giovedì 3 aprile nella chiesa di San Bernardo a Brongio alle ore 10.30.
Il Dopo…
 
nasce una vita e un’altra ancora
Non ci si arresta mai…ognuno corre
poi si ferma d’un colpo e passa il testimone
e un altro che ne prende la via e corre...
 
corre in avanti, sempre in avanti
e a sua volta lascia il bastone ad
un altro che ne prende il posto e corre
sul lungo orizzonte che vede lontano
 
ma che non raggiunge… dà la mano a una mano
poi un altro ancora e via…è un compito l’arrivare
ma dove?... e per chi…? Chi sa…?
Ma intanto si corre al punto estremo
 
Dobbiamo consegnare qualcosa…ma cosa?
Si tratta di una luce…di un messaggio…o di qualcos’altro?
Il tutto è solo il frutto di un amore, di bellezza o di vita
o invece è solo la dinamica del mondo intero…
 
si corre ci si slancia, si muore…ma non ci si stanca mai
il dono del messaggero è in noi e preme
dobbiamo consegnare questa ambasciata
non sappiamo di cosa…ma è molto importante
 
siamone lieti…è cosa imperante in noi…
ciò che abbiamo promesso è il portarlo avanti
avanti al mondo…avanti alla luce…avanti a cielo
si corre…si vive…si muore…ci resta l’onore…          
questo è il nostro
 
Umberto Colombo
Michela Mauri
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