Matrimoni civili nell'Oggionese: tra location esclusive e sale consiliari, il fatidico 'sì' può costare anche fino a 700 euro

Sempre più spesso si è assistito negli ultimi anni a un aumento dei riti nuziali civili, officiati da un sindaco o suo delegato all’interno di palazzi comunali, sale consiliari o altre location più o meno suggestive individuate dalle amministrazioni locali come scenario delle unioni dei propri cittadini.
Se da un lato i preparativi relativi a banchetti, rinfreschi, cerimonie e invitati possono arrivare a coprire importi significativi per chi si appresta a iniziare una nuova vita insieme, altrettanto si può dire circa la scelta del luogo dove celebrare concretamente il matrimonio.
Sebbene in molti Comuni le sale consiliari siano concesse gratuitamente alle coppie di giovani sposi – spesso a condizione che almeno uno dei due nubendi risieda sul territorio – altrove le amministrazioni hanno adottato veri e propri canoni di affitto per l’utilizzo delle sale.
In questo caso l’offerta sul territorio si presenta estremamente variegata e a disposizione di tutte le tasche.
Villa Rosa a Molteno
Dalle semplici aule consiliari o uffici si passa a palazzi antichi, sale conferenze, ville storiche e quant’altro un territorio denso di ricchezze architettoniche come quello oggionese è in grado di offrire.
Volendo quantificare il budget richiesto a due novelli sposi, si passa dagli zero euro di molte sale consiliari ai 700 euro richiesti a Molteno per un matrimonio nella suggestiva cornice di Villa Rosa. In questo caso Molteno detiene la “palma” di Comune più caro per le unioni civili, ma con le dovute precisazioni: la somma di 700 euro viene infatti richiesta qualora entrambi i nubendi risultino residenti fuori dai confini comunali e qualora la cerimonia venga svolta al di fuori dell’orario di apertura degli uffici. Una somma tutto sommato giustificata se paragonata agli ingenti costi di corrente e riscaldamento necessari per preparare la sala.
In orario “di ufficio” i costi si abbassano a 500 euro, mentre nel caso di almeno un coniuge residente in paese le tariffe risultano dimezzate (250 euro in orario di apertura del Comune, 350 euro negli orari di chiusura).

Villa Bertarelli, Galbiate
Tariffe di un certo rilievo sono state applicate anche a Galbiate nella caratteristica Villa Bertarelli. Mentre per i residenti le sale vengono offerte in tutta gratuità, le coppie “forestiere” devono corrispondere alle casse comunali 240 euro per la sala Carlo Porta e la sala convegni, 360 euro per la sala Carlo Cattaneo e una cauzione destinata a coprire eventuali incidenti.

Villa Cabella Lattuada ad Annone Brianza
Discorso analogo per Annone Brianza. Sala consiliare, ufficio del sindaco e sala giunta vengono offerti gratuitamente ai cittadini e dietro tariffe variabili dai 100 ai 150 euro ai non residenti.
Per le unioni in Villa Cabella ai residenti viene richiesto un contributo di 150 euro, destinato a lievitare a 350 per i non residenti.
Il municipio di Bosisio Parini
A Bosisio Parini residenti e non possono invece usufruire gratuitamente della Sala della Cattedra del municipio, capace di ospitare sino a 50 persone. Per cerimonie con un numero maggiore di invitati è possibile optare per la sala consiliare (120 euro in estate, 150 in inverno, massimo 100 persone) o per la Sala Conferenze del centro Studi Parini (120 euro in estate, 200 in inverno). La differenza fra le tariffe, in questo caso, è dovuta in massima parte alle spese per il riscaldamento dei locali e per i costi di pulizia.
Tariffe contenute o addirittura gratuite in molti altri paesi, dove i matrimoni vengono celebrati presso la sala consiliare del municipio: Rogeno, Oggiono (in questo caso è previsto un contributo spese di circa 30 euro all’ora), Suello, Sirone (con tariffa unica di 200 euro per i non residenti), Dolzago, Costa Masnaga (in caso di cerimonie presso il Costa Forum, è previsto un contributo per le pulizie).

Roberto Bonfatti